PESCARA,
31.7.2014
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Da
Sib Confcommercio
Abruzzo riceviamo e pubblichiamo:
Spiagge vuote e
turisti in fuga dall’Abruzzo da Martinsicuro a
San Salvo: un’estate da dimenticare
Un uragano che si è abbattuto sugli stabilimenti
balneari abruzzesi da 50 giorni a questa parte e
se si considera che la stagione piena della
categoria è composta da 100 giornate di lavoro è
facile intuire come la stagione 2014 sia ormai
letteralmente saltata.
Le spiagge deserte, gli ombrelloni ancora
totalmente chiusi, le cabine desolatamente vuote
ed i lettini e le sedie a sdraio tristemente
piegati su se stessi testimoniano come i giorni
attuali sono dedicati solo alla riparazione dei
danni. Gli operatori balneari volgono lo sguardo
ad un vero e proprio disastro, si rimboccano le
maniche per mettere a regime un sistema che non
trova alcun soggetto in grado di utilizzarlo e
pensano a come poter comunque onorare gli
stipendi dei dipendenti trovandosi in totale
mancanza di incassi.
Seppure la speranza non muore mai e resta tesa
ad aspettare il sole almeno ad agosto, i
concessionari balneari chiedono al Governo di
dedicare ancora attenzione al settore dando
indicazioni agli organi istituzionali competenti
affinché venga applicata la parte della
normativa vigente sui canoni che con le legge
296/06, art. 1, comma 251, paragrafo 1. ,
lettera c), prevede l’abbattimento del loro
importo fino al 50% nel caso in cui eventi
dannosi di eccezionale gravità comportino una
minore utilizzazione dei beni oggetto della
concessione; inoltre al prossimo tavolo tecnico
del rinnovo del CCNL si ravvisa la necessità di
prevedere l’applicazione della C.I.G. Cassa
Integrazione Guadagni anche per gli Operatori
turistici, come già previsto per gli edili ed i
pescatori,a causa delle condizioni
atmosferiche avverse che non consentono agli
operatori turistici balneari di svolgere il
proprio lavoro.
Ho inviato una nota al Direttore Generale FIPE
Confcommercio Marcello FIORE cui insieme a me
è membro effettivo della Commissione Lavoro
Rinnovo CCNL Turismo e nelle Commissioni
stesse che si riuniranno il prossimo 16
settembre e a seguire il 2 ottobre,
approfondiremo le tematiche in questione che
richiedono vari approfondimenti.
Poca cosa ma un segnale
importante per difendere l’unico patrimonio del
Paese che è il turismo e garantire la
sopravvivenza della categoria. |