ROMA,
31.8.2015
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Dalla Federazione Italiana
Associazioni Diritti Animali e Ambiente
riceviamo e pubblichiamo:
Il 2 settembre prossimo le
preaperture autorizzate da molte Regioni
italiane segneranno l'inizio della stagione
venatoria.
Poco importa che in alcuni casi
siano state dichiarate cacciabili specie di
uccelli in uno stato di conservazione
sfavorevole e che la delicatissima fase della
riproduzione sia ancora in corso.
Poco importa che il tesoro naturale conservato nei
boschi e nelle campagne del nostro Paese possa
essere danneggiato e che gli animali paghino al
prezzo più alto, quello della vita, il
"divertimento" degli appassionati.
Poco importa che ogni anno si contino a decine
morti e feriti per i cosiddetti "incidenti di
caccia", nei quali sono spesso coinvolte persone
del tutto estranee alla pratica venatoria e
perfino bambini o minorenni.
Poco importa che, in virtù di una legge fascista, i
cacciatori possano impunemente violare la
proprietà privata per sparare (mentre non
potrebbe farlo un qualsiasi escursionista).
Poco importa che l'Italia, a causa della caccia,
riceva dall’Unione europea ammonimenti e
procedure
d'infrazione, che rischiano di trasformarsi in
pesanti sanzioni pecuniarie a carico di tutti i
cittadini.
Poco importa che la caccia sia un'attività priva di
qualsivoglia giustificazione materiale o morale,
praticata in un Paese fortemente antropizzato e
condannata senza appello dalla stragrande
maggioranza dell'opinione pubblica.
Poco importa tutto questo di fronte alle pretese di
una lobby prepotente ed aggressiva come quella
delle doppiette, alle esigenze della filiera
delle armi, ai voti in palio.
La Federazione Italiana Associazioni Diritti
Animali e Ambiente - alla quale aderiscono una
quarantina di associazioni animaliste, tra cui
Enpa, Lav, Oipa, Lega Italiana Difesa Animali e
Ambiente, Lega del Cane - non cesserà di
battersi perché la caccia - definita dal
cacciatore pentito Leone
Tolstoj "atto stupido, crudele e
nocivo al sentimento morale" - sia messa
definitivamente al bando. |