ROMA,
7.12.2015
-
Giovedì
10 dicembre dalle ore
11.30 alle ore 12.30 presso
la Camera
dei Deputati (Sala
Stampa) si terrà
la presentazione del
libro di Stefano
Cianciotta e Pietro
Paganini dal
titolo “Allenarsi
per il futuro. Idee e
strumenti per il lavoro
che verrà”.
Edito da
Rubettino, il volume -
scritto a quattro mani da Cianciotta,
editorialista e opinionista economico nonché
docente di Comunicazione di Crisi presso
l’Università di Teramo, e da Paganini, esperto
di innovazione e sviluppo economico, nonché
docente in Business Administration alla John
Cabot University e presidente di Competere.eu –
analizza, con un'indagine puntuale, le
trasformazioni che stanno investendo il mercato
del lavoro e il sistema educativo e scolastico, proponendo
al contempo alternative valide agli attuali
modelli educativi e didattici, soprattutto
in funzione delle trasformazioni occupazionali
che richiedono una istituzione
scolastica più moderna, capace di rispondere
efficacemente ai più recenti modelli produttivi.
Ne discuteranno con gli autori
rappresentanti del mondo politico-istituzionale
e imprenditoriale: da Dorina
Bianchi, senatrice del Nuovo Centro
Destra-Area Popolare, a Mariastella
Gelmini (Forza
Italia) già Ministro della Pubblica Istruzione
durante il Governo Berlusconi; da Simona
Malpezzi, (Partito
Democratico) componente della Commissione
Cultura, Scienze e Istruzione alla Camera a Ilaria
Capua (Scelta
Civica), componente della Commissione Cultura,
Scienze e Istruzione alla Camera, Michela
Montevecchi (Movimento 5 Stelle) Segretario
della Commissione Permanente Istruzione pubblica
e Beni culturali. E ancora Marco
Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad
Italia e Roberto
Zecchino, Direttore Risorse Umane e
Organizzazione della Robert Bosch Italia.
Modera
Francesca Fialdini,
giornalista e conduttrice del programma di Rai
1 'Uno Mattina'.
Per informazioni:
Ufficio Stampa
Paola Pacchiani – Maria Serra
Cell.: 338 27.15.138 –
335-5464558
e-mail: paola_pacchiani@yahoo.it; mariaserra55@gmail.com
SCHEDA DEL LIBRO
Che lavoro
faranno i nostri figli? Non lo sappiamo perché
quel lavoro non è stato ancora inventato.
Certamente è urgente ripensare i modelli
didattici e formativi in funzione delle profonde
trasformazioni del mercato del lavoro. Come sarà
la Scuola del futuro? Questa è la domanda a cui
dare una risposta urgente. Allenarsi per il
Futuro. Idee e strumenti per il lavoro che
verrà, edito da Rubbettino e scritto a quattro
mani da Stefano Maria Cianciotta, editorialista
e opinionista economico e da Pietro Paganini,
esperto di innovazione e sviluppo economico,
professore alla Jon Cabot University oltre che
Presidente di Competere.eu, prova a individuare,
nelle cinque sezioni di cui si compone, per un
totale di oltre 200 pagine, le occupazioni di
domani, ma soprattutto punta ad offrire
un’analisi attenta ed efficace delle radicali
trasformazioni del mercato del lavoro,
ipotizzando le competenze di oggi e di domani,
ma che la scuola non sembra ancoraaver colto, né
tanto meno essere in grado di fornire. Il testo
dunque esorta ad un cambiamento forte ed
impellente anche in merito ai modelli didattici
e pedagogici, troppo obsoleti rispetto alle
richieste stringenti del mercato. Essere
CURIOSI, essere CREATIVI ed essere
INTRAPRENDENTI: sono queste le tre principali
attitudini attorno alle quali deve essere
strutturata l’attività di insegnamento, in un
contesto nel quale il sapere è facilmente
accessibile e condivisibile attraverso la rete e
le tecnologie. La scuola, insomma, deve
necessariamente cambiare e diventare smart,
ovverosia racchiudere in sé un mix di qualità
molto più che apprezzabili: indispensabili.
Devono cambiare le classi - quelle di oggi,
frontali, sono obsolete - che devono aprirsi e
trasformarsi in laboratori di sperimentazione e
collaborazione. Anche il ruolo dell’insegnante
deve essere ripensato: da tramite attraverso il
quale apprendere a coordinatore a quello di
guida e motivatore. La scuola con la S maiuscola
deve essere il luogo dove scoprire e provare a
risolvere problemi, dove sbagliare e imparare a
rialzarsi. Deve tornare a essere una palestra
dove poter giocare e allenarsi. Perché è proprio
lì, nella nuova scuola, che si inventano le
professioni del futuro. Allenarsi per il Futuro,
proponendo la "classe intelligente" o la"classe
aperta", riesce ad andare oltre il tradizionale
dibattito attorno alla riforma della scuola,
incentrata sull’organizzazione del lavoro e
sulla pianificazione dei programmi, che tra
l'altro negli anni ha prodotto risultati molto
scarsi, per offrire invece un nuovo paradigma
didattico e pedagogico, capace di rimettere al
centro di tutto lo studente di ogni ordine e
grado. Perché una cosa è certa: la scuola non
può più essere un’istituzione separata dal resto
della società, ed in particolare dal mercato del
lavoro, ma oggi più che mai deve essere
integrata come spazio dove allenare
costantemente curiosità, creatività e
intraprendenza, oltre che apprendere nuove
conoscenze ed esperienze. Si tratta di saper
accogliere le naturali dinamiche dell’evoluzione
come avviene nel gioco dove chiunque può
qualificarsi e riqualificarsi in funzione delle
opportunità o delle esigenze del mercato del
lavoro. |