GIULIANOVA,
17.7.2015 -
“Registriamo
con preoccupazione la diffusione di notizie non
solo inesatte ma anche fuorvianti. Scorretto e
pericoloso mischiare la carte in tavola
sostenendo cose che non stanno né in cielo né in
terra”. Il sindaco Francesco Mastromauro
e l'assessore al Demanio Fabio Ruffini
intervengono dopo le dichiarazioni rese dalla
veterinaria Giusy Branella, presidente
dell'associazione Unica Beach, all'indomani
dell'udienza del TAR L'Aquila dello scorso 15
luglio che, occupandosi del ricorso presentato
dalle associazioni Animalisti Italiani Onlus e
Earth, non ha emesso alcuna sospensiva fissando
una nuova udienza a settembre.
“Nel
gran polverone mediatico, farcito spesso di toni
esacerbati da parte della dott.ssa Branella, la
confusione, l'errata interpretazione e persino
ricostruzioni smaccatamente approssimative
sembrano farla da padrone. Nonostante i nostri
interventi chiarificatori sulla questione.
Punto primo.
Questa
Amministrazione, nonostante sia stato detto il
contrario, non è mai stata contro la spiaggia
libera con accesso anche agli animali
d'affezione. Giulianova, anzi, è stata la prima
in Abruzzo ad avviare nel 2012 in via
sperimentale, perché di esperimento si trattava,
una spiaggia libera attrezzata per consentire
l'accesso anche agli animali d'affezione.
Anticipando addirittura l'applicazione di quegli
accorgimenti poi consacrati nella pessima, e
ripetiamo pessima, legge regionale del 2014, che
speriamo venga modificata al più presto. Ma
quell'esperienza, fortemente contrastata da una
parte della popolazione, doveva essere
necessariamente rivista nell'impostazione. Fermo
restando però la nostra intenzione di consentire
l'accesso su spiaggia agli animali d'affezione.
Come scritto a chiare lettere a pagina 6
dell'opuscolo contenente il programma Giulianova
2020 per le elezioni comunali del 25 maggio
2014. Carta canta!
Punto secondo.
Falso che il Comune abbia ceduto su pressioni
della Branella, come qualche giornale ha
scritto. Perché, con tutto il rispetto, la
Branella in questa vicenda è del tutto
irrilevante. Tranne nel fatto che con i suoi
comportamenti forse ha contribuito ad alimentare
in una parte dei cittadini, i quali magari prima
non l'avevano, una certa avversione nei
confronti del binomio cane-spiaggia. Cedere su
cosa e per cosa? Lo abbiamo dichiarato già il 30
marzo, e ribadito sia il 7 che il 22 maggio
scorsi nei nostri comunicati che invitiamo a
rileggere. Per prima occorreva approvare il
nuovo Piano demaniale marittimo, o Piano
spiaggia dir si voglia, che prevede un aumento
del numero di spiagge libere. Quindi individuare
la spiaggia libera per l'accesso anche agli
animali d'affezione, da attrezzare
adeguatamente. In ultimo emanare il bando
pubblico per la sua assegnazione quinquennale.
Questi i tre passaggi in sequenza. Ebbene, il
nuovo Piano demaniale marittimo è stato
approvato lo scorso 8 luglio. Da ciò il secondo
passaggio: individuazione della spiaggia libera
con accesso anche agli animali d'affezione. Cosa
avvenuta con la delibera n. 130 del 14 luglio.
Che con il ricorso presentato al TAR de L'Aquila
non c'entra nulla. E qui va detto a chiare
lettere che è molto significativo che i giudici
amministrativi all'udienza del 15 luglio non
abbiano preso alcuna decisione nemmeno di tipo
cautelare, rinviando la questione a settembre.
Frustrando quindi la speranza di ottenere almeno
la sospensiva, pur richiesta. La spiaggia
libera, va poi aggiunto, è stata individuata, ed
anche questo lo abbiamo affermato, tenendo conto
sia dei suggerimenti degli operatori turistici
che del “Si” espresso dal Comitato di quartiere
Lido ma con indicazione della caratteristiche
che noi rispetteremo. E cioè che l'area sia
dotata di una recinzione alta almeno un metro,
che abbia accesso indipendente, che la
balneazione ai cani sia vietata e che vengano
ovviamente applicate tutte le misure necessarie
a garantire l'igiene e la sicurezza dell'area
interessata e delle zone circostanti.
Punto terzo.
Affermare che ora
tutti possono liberamente accedere con i cani
nella spiaggia 14, per intenderci tra il Dino's
e il Costa Verde, è FALSO e IRRESPONSABILE.
Attenzione: si rischia la denuncia penale.
Nessun accesso con animali al seguito è infatti
consentito fino a quando, come previsto dalla
legge regionale del 2014 ma anche nell'ordinanza
dell'Autorità marittima, non sia adeguatamente
attrezzata con servizi minimi inderogabili per
prevenire problematiche igienico-sanitarie. I
15.500 euro indicati nella delibera di Giunta
del 14 luglio serviranno proprio per realizzare
bagni, docce, servizi, staccionata, segnali e
percorsi pedonali. Fatto questo, si procederà
quindi ad approntare il bando pubblico, a
diffusione europea non solo nazionale, per la
gestione quinquennale della spiaggia per accesso
anche agli animali d'affezione. Chi farà
l'offerta migliore, e speriamo siano in
tantissimi a partecipare, gestirà la spiaggia.
Rispettando i criteri di trasparenza,
economicità, oggettività,
trasparenza,
pari opportunità,
uguaglianza e
imparzialità. Chi pretende al
riguardo di avere una sorta di monopolio o un
canale preferenziale ha sbagliato di grosso”. |