GIULIANOVA,
15.10.2015
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Il
sindaco Francesco Mastromauro nella
mattinata di oggi, 15 ottobre, ha incontrato a
Teramo il comandante provinciale dei
carabinieri, colonnello Piervittorio Romano,
relativamente alla
questione della nuova sede della Compagnia di
Giulianova, il cui lungo e complesso iter
sia avvia alle fase conclusiva. “L'incontro,
l'ennesimo, con il massimo vertice provinciale
dell'Arma – dichiara il sindaco - segue
la fitta serie di confronti che
l'Amministrazione comunale ha da tempo avviato
non solo con i Carabinieri ma anche con la
Prefettura. Bisogna infatti comprendere che
quella della nuova sede della Compagnia non è
una problematica che si improvvisa o si affronta
dall'oggi al domani, ma richiede interlocuzioni
costanti, progettualità definite, confronti e
procedure complesse che chiamano in causa
soggetti istituzionali diversi per la necessità
di contemperare le varie esigenze. Partendo
naturalmente da quelle specifiche dell'Arma ma
non dimenticando certo i limiti posti dal patto
di stabilità al Comune. Insomma - prosegue
Mastromauro -, è un equilibrio delicato in
cui occorre muoversi tenendo conto dei fattori
finanziari, dei tempi di realizzazione della
nuova sede, che debbono essere rapidi a causa
della procedura di sfratto in corso derivante
dalla richiesta del proprietario di tornare in
possesso dell'immobile attualmente occupato
dalla Compagnia giuliese e, appunto, delle
necessità dell'Arma. Che riguardano non solo gli
spazi operativi interni ma anche e soprattutto
la ubicazione dello stabile, essendo prioritario
garantire la massima vicinanza possibile alle
arterie di grande comunicazione, come la statale
adriatica lungo la quale si concentra peraltro
la gran parte delle banche, considerate
obiettivi sensibili e a rischio, ma anche la
collocazione strategica entro l'ambito urbano
con posizionamento centrale rispetto al Lido ed
alla città alta, nonché la prossimità alla
stazione ferroviaria, anche nell'ipotesi, che
speriamo non debba realizzarsi anche se i
segnali non sono certo tranquillizzanti, della
soppressione del posto Polfer, le cui funzioni
passerebbero di conseguenza ai carabinieri.
Tutti fattori tenuti in debito conto nella
nostra proposta, peraltro consacrata nel
programma elettorale del 2014 sottoscritto da
tutte le forze politiche di maggioranza ed
evidentemente approvato dai cittadini con il
loro voto, di destinare l'ex Mercato coperto,
nella piazza intitolata al generale Carlo
Alberto Dalla Chiesa, a nuova sede della
Compagnia. Una soluzione – prosegue il primo
cittadino - che non a caso ha ricevuto il
gradimento dell'Arma, rendendo così possibile
definire le linee programmatiche dell'intervento
sul complesso e procedere alle battute finali
dell'iter. Per questo non solo stamattina è
venuto da Chieti un ufficiale dei carabinieri
per un previo esame, ma martedì prossimo, 20
ottobre, sarà a Giulianova il generale
Michele Sirimarco, comandante regionale dei
carabinieri, affiancato dal colonnello Romano,
che accompagnerò per il necessario sopralluogo
nell'ex Mercato coperto, così da definire le
ultime questioni riguardanti il plesso. Perché,
qualora non fosse ancora chiaro - conclude
il sindaco -, qui è in gioco il mantenimento
della Compagnia dei carabinieri, un presidio
fondamentale per la sicurezza che Giulianova
possiede dai primi anni successivi all'Unità
d'Italia e che qualche altro Comune, come ho
letto oggi su un quotidiano, sarebbe felice di
volerci scippare. Una storia oltretutto
verificatasi nel 1862 quando, proprio per
difficoltà infrastrutturali, la luogotenenza dei
carabinieri, che doveva essere collocata a
Giulianova, ci venne sottratta da Penne. Ed
oggi, in un quadro in cui si chiede a tutti,
Arma compresa, di risparmiare su ogni cosa, il
rischio di perdere la Compagnia è più che mai
reale, come dimostrano i recentissimi casi della
Dogana e dell'Ufficio INPS che siamo riusciti a
salvare in extremis. In ogni caso a giorni
convocherò, come stabilisce il regolamento sulla
democrazia partecipata, il Forum per informare
tutti i comitati di quartiere ed i cittadini
sulla questione e, a seguire, una commissione
consiliare sull'argomento”. |