GIULIANOVA,
8.6.2015 -
Dal Signor Pietro Promenzio,
componente del Consiglio di
Quartiere dell'Annunziata e
promotore del Comitato
Cittadino di
Volontariato “Spiaggia Libera Lungomare
Rodi”
, riceviamo e pubblichiamo il
seguente intervento a titolo
personale:
Prima di commentare quanto
osservato nella mattinata di
sabato 6 Giugno scorso,
in particolar modo sul
tratto di spiaggia libera a sud
del molo sud, vorrei fare una premessa
che sembra non entrarci molto,
ma in realtà rappresenta la
principale motivazione, oltre al
problema igienico-sanitario,
dell’opposizione che facciamo
all’istituzione di un spiaggia
per cani a Giulianova.
Mi preme portare all’attenzione
dei lettori le ultime tre
notizie di raccapricciante
gravità che a Giulianova, forse,
sono passate inosservate o delle
quali nessuno ha voluto parlare,
in particolare gli animalisti
che sabato hanno tentato senza
successo di fare disobbedienza
civile, violando il divieto di
accesso alla suddetta spiaggia,
con cane al seguito.
Personalmente mi aspettavo in
proposito l’ennesimo intervento
dell’On. Brambilla o una
altrettanto estemporanea
testimonianza dell’ex
consigliere regionale, o,
ancora, di qualche
rappresentante giuliese tra
quelli che predicano e cercano
di far passare per vera una
presunta superiorità in fatto
di umanità, civiltà e
intelligenza canina rispetto
alle persone.
Tutti zitti.
Allora, se è consentito, ne
parlo io, dicendo di questi tre
ultimi episodi di ferocia canina
( gli ennesimi ) di cui si è
interessata la cronaca negli
ultimi giorni:
- San Martino al
Tagliamento, Pordenone, 25
maggio 2015
Bambina di due anni e mezzo
azzannata al viso e al collo
dal pastore tedesco dello
zio. Si chiamava Astrid Guarini.
Grazie “all’umanità, alla
civiltà e all’intelligenza”
del cane che l’ha aggredita,
azzannata e sbranata non c’è
più. I genitori l’hanno
persa per sempre. Alla sua vita,
di appena due anni e mezzo,
ha posto termine la ferocia
incontenibile di un cane.
- Appignano, Macerata, 29
maggio 2015.
Signora di 60 anni viene
aggredita e azzannata da un
dogo argentino alla testa e
alle mani. Si è salvata, ma ha
subito l’amputazione di un dito
-
Lecce, 4 Giugno 2015
Bambina di tre anni azzannata
da un pitbull e ridotta
in gravi condizioni. Per le
ferite riportate è stato
necessario amputarle una
gamba.Il chirurgo che ha
eseguito intervento, davanti a
tanto scempio ha dichiarato:
“ ho pianto “.
Resterà invalida per tutta la
vita.
L’elenco potrebbe continuare
all’infinito. Basterebbe solo
andare a ritroso nel tempo.
Di questi argomenti bisogna
discutere riguardo ai cani, non
dell’arrivismo personale di
qualcuno per accaparrarsi un
tratto di litorale con la scusa
della spiaggia per cani.
Ma a Giulianova quando si parla
di spiaggia per cani, gli
oppositori di questa idea sono
tacciati di inciviltà, inumanità
e scarsa intelligenza. Secondo i
fautori della spiaggia per cani
si dovrebbe consentire anche a
bestie feroci, come quelle di
cui ho appena detto, di poter
accedere alle spiagge, in mezzo
alle persone che in spiaggia si
recano per riposare, in cerca
di un po’ di tranquillità e
serenità, magari con bambini al
seguito, per esporle tutte al
rischio di eventuali attacchi
improvvisi, con le conseguenze
che ognuno può immaginare.
Noi desideriamo che gli
animalisti ci parlino di queste
tragedie, che mettano in guardia
la gente da questi pericoli, che
abbiano una parola di conforto
per quelle famiglie così
duramente colpite, non che
facciano finta di niente, come
se fosse normale che un cane
uccida!
E invece niente, per gli
animali che azzannano, sbranano,
uccidono o rendono invalidi c’è
sempre da parte degli animalisti
una giustificazione a favore
dell’animale.
Le Ordinanze Regionali sulla
Balneazione, in tutta Italia,
hanno sempre vietato l’accesso e
il transito sulla spiaggia agli
animali, proprio per garantire
all’utenza condizioni di
incolumità, tranquillità e
adeguate condizioni igienico
sanitarie, che devono, queste
ultime, essere garantite dalle
autorità competenti.
Pare che queste cose la Giunta
Regionale guidata da Chiodi,
nell’approvazione della legge
19/2014 se le sia dimenticata.
Detto ciò, veniamo alla giornata
di sabato 6 maggio.
Nei giorni precedenti sui social
networks e su quasi tutti i
giornali locali è stata
pubblicata e pubblicizzata la
notizia relativa alla
cosiddetta disobbedienza
civile che associazioni
animaliste avrebbero attuato in
violazione del divieto di
accesso ai cani sul tratto di
spiaggia ubicato a sud del molo
sud, a nord del Lido Paola.
Non mi sono sognato minimamente
di andare ad ascoltare
l’immaginabile turpiloquio che
promotori e organizzatori
avrebbero sciorinato, come
abitualmente fanno, contro
l’Amministrazione e contro
tutti i comitati, le
associazioni e i privati
cittadini che si oppongono
all’istituzione di una spiaggia
per cani.
Non ho voluto rinunciare, però,
a dare un’ occhiata al tratto di
spiaggia interessato, che alle
11.00, come da programma diffuso
sui mezzi di informazione
locale, si sarebbe dovuta
affollare di decine o forse
centinaia di cani e di relativi
padroni.
Devo dire sinceramente di avere
provato una grande delusione per
il mancato spettacolo di basso
folclore a cui non ho potuto
assistere, ma ho provato anche
una gran pena per per i cani
accaldati e per gli
organizzatori che, a
mezzogiorno, potevano contare
sulla spiaggia solo tre bandiere
e cinque o sei cani.
E ho anche cercato anche di
immaginare i pensieri che
sarebbero passati per la
mente al Sig. Caporale durante
il suo mesto ritorno a casa dopo
una così deludente giornata.
Delusi anche dalle forze
dell’ordine ( sic.! ) !!!!! che
li hanno ignorati completamente
e che forse presagivano il
fallimento della manifestazione
(chiamiamola così !)
Ovviamente il “nugolo di
proprietari” e le “orde canine”
presenti sono state immortalate.
Personalmente spero che la
prossima volta chi deve fare
rispettare norme e divieti
faccia il proprio dovere e
costringa i trasgressori, oltre
che a pagare, alle giuste
peripezie conseguenti alla
comminazione di un verbale.
Domenica mattina, ovviamente,
lettura dei giornali.
Locandine che parlano di un
flop, cioè del fallimento
della tanto sbandierata
disubbidienza civile.
Certo, sette persone (quelle che
sabato erano sulla spiaggia)
sono più di tre (Promenzio,
Casaccia e Scilli), ma il dato
importante non sta nel numero,
ma nella rappresentanza, per cui
i sette “disobbedienti” di ieri
rimangono sette e
rappresentano se stessi; mentre
i tre che apparentemente
sembrano pochi, rappresentano
così tanta gente da costituire
un solido baluardo contro questo
progetto.
E lo si è visto nell’assemblea
del Quartiere Annunziata del 29
ottobre 2013.
Se rappresentanti un certo
numero di persone e questi nei
momenti cruciali non rispondono
alla chiamata, non pensi che in
realtà sei solo? Non ti viene in
mente i che alla prova dei fatti
non rappresenti nessuno?
Infatti ci chiediamo ( e
invitiamo a chiedersi ) come mai
dei più di 1000 firmatari della
famosa petizione sabato sulla
spiaggia ne erano presenti solo
7 ( dicasi sette).
Questo è successo sabato, gli
oltre 1000 firmatari ridotti a
7, di cui uno ospite (Caporale)
Tra gli articoli apparsi
domenica sui giornali abbiamo
notato che ancora una volta
qualcuno dei giornalisti ha
evitato di parlare di
fallimento e non ha reso
ai lettori un buon servigio, un
fedele resoconto dei fatti,
delle situazioni e dei numeri.
Il segnale però è evidente e
inconfutabile: l’interesse per
la
disobbedienza incivile
suscitato nei proprietari di
cani di Giulianova e nei turisti
presenti in Città è stato pari
a ZERO.
Sabato mattina, se pure ce ne
fosse stato bisogno, è stato
ancora una volta dimostrato che
alla Città di questa cosa non
importa niente e, quindi,
cominciamo sin da ora a
chiedere con forza al Sindaco
di Giulianova di depennare dal
proprio programma elettorale il
punto riguardante l’istituzione
di una spiaggia per cani e di
cominciare a rappresentare al
Governo della Regione questa
aspettativa della maggioranza
dei cittadini giuliesi.
|