PINETO, 19.11.2015 - In
merito alle odierne notizie di stampa che
seguono la conferenza dei vertici AMP Torre del
Cerrano, l’avv. Benigno D’Orazio precisa quanto
segue:
·
Il bilancio dell’area Marina Protetta, non è
assolutamente in rosso, anzi. Grazie
all’attività 2014 il bilancio attuale è più che
soddisfacente, come recentemente sottolineato
dalla stessa Assemblea dei soci AMP (28
Settembre). Dato straordinario se si considera
il mancato versamento di quanto dovuto dagli
stessi soci (Comuni di Pineto, Silvi e Regione
Abruzzo)
·
La Cerrano Trade ha chiuso il bilancio al 30
Ottobre in attivo, (circa 10.000 euro); ad oggi
si è in attesa del completamento di varie
erogazioni. Tra queste, la più importante
riguarda il progetto Bue Data per il quale sono
in corso le adeguate verifiche in sede
amministrativa e giurisdizionale. Purtroppo, a
causa della ignoranza dei partecipanti alla
conferenza, non è stato evidenziato come il
progetto sia garantito sia in sede regionale che
verso le banche da specifiche fidejussioni che
il sottoscritto ha personalmente prestato:
nessuna vicenda inerente il progetto può dunque
riverberarsi negativamente né per la Cerrano
Trade né, tantomeno, per l’Area Marina Protetta.
In ogni caso, la Cerrano Trade non è stata
oggetto di alcuna contestazione in sede
amministrativa, mentre le altre società hanno
già formulato le controdeduzioni nelle sedi
competenti.
·
Non l’ignoranza, ma la malignità dei
partecipanti ha accuratamente evitato di far
conoscere alla stampa che proprio grazie alle
attività della Cerrano Trade (e dunque anche al
progetto Blue data), recentemente il Ministero
dell’Ambiente ha attribuito circa 80.000 euro
all’Area Marina Protetta in virtù delle
straordinarie performances 2014 che l’hanno
collocata ai vertici nazionali assoluti. Questi
fondi non ancora presenti in bilancio
costituiscono un “tesoretto” di cui l’AMP gode
grazie all’opera “dell’uomo solo al comando”.
Non mi aspettavo ringraziamenti, ma almeno un
normale colloquio informativo, come da me
chiesto e rifiutato dall’attuale presidente
pro-tempore, che al contrario, si è lanciato in
invettive contro il sottoscritto “reo” di aver
difeso in sede giudiziaria le proprie idee -
propugnate da anni- sulla necessità di riformare
lo statuto prima di nominare un nuovo cda. Per
quanto mi riguarda, un conto sono le (legittime)
rivendicazioni, anche personali, altro è il bene
dell’ente per il quale sono sempre disponibile e
al quale credo di aver generalmente contribuito,
come dimostrato proprio da quelle fidejussioni
personali prestate. Non rispondo infine alle
farneticanti esternazioni di una conferenziera:
lo farò nelle sedi opportune. Sono solo
preoccupato di chi amministra l’ente con livore
e rancore, perché certamente non è interessato
al bene dello stesso ente: la disastrosa
situazione delle casse pinetesi, frutto delle
passate gestioni, è un biglietto da visita
inequivocabile. |