PINETO,
4.6.2015 -
Trivia e Gigliola son i nomi che il
Presidente Benigno D’Orazio ha dato alle due
tartarughe che questa mattina sono state
rilasciate nello specchio di mare dell’Area
Marina Protetta Torre del Cerrano. Nomi che
corrispondono ai simboli dell’AMP, la Trivia e
il Giglio di Mare, che oggi ha festeggiato uno
dei momenti più significativi per un’area marina
protetta.
Una bellissima
manifestazione a caratterizzazione ambientale,
organizzata dall’AMP in collaborazione con il
Centro Studi Cetacei Onlus e la
Capitaneria di Porto con l’equipaggio del
Maresciallo Antonio Fusco, che ha visto la
partecipazione di numerose scolaresche di Silvi
e Pineto, il Sindaco di Pineto Robert
Verrocchio, volontari e tanti cittadini.
Le due tartarughe
sono arrivate all’Info Point di Torre del
Cerrano, inaugurato per la stagione estiva,
accompagnate dal dottor Vincenzo Olivieri,
Presidente del Centro Studi Cetacei Onlus, il
Centro recupero di tartarughe marine di Pescara,
dove appunto erano ricoverate. Una delle due, di
un’età presunta di quattordici anni, si era
accidentalmente impigliata, circa quattro mesi,
fa nella rete a strascico di un pescatore, che
ha prontamente richiesto l’intervento degli
esperti del suddetto Centro, i quali l’hanno
salvata da una morte certa, poiché presentava
segni evidenti di soffocamento ed un principio
di polmonite. La seconda, in ordine di recupero,
di un’età approssimativa di quattro anni si è
spiaggiata il 2 marzo scorso, in seguito ad una
grandissima mareggiata, proprio sull’arenile
dell’AMP ed anche in questo caso soccorsa e
ricoverata presso il centro Studi Cetacei.
Oggi,
perfettamente ristabilite, grazie alle cure
somministrate dagli esperti del Centro, sono
state liberate a tre miglia dalla costa, nei
pressi della piattaforma ‘Fratello Cluster’. E
così hanno ripreso il mare, lo stesso mare
dell’AMP dal quale provenivano. Il dottor
Vincenzo Oliveri, visibilmente soddisfatto ha
detto: ‘In caso di avvistamento di tartarughe
spiaggiate o impigliate nelle reti a strascico è
necessario avvertire immediatamente il Centro
studi Cetacei Onlus al numero 347 769194 ’.
La mattinata è
stata una perfetta occasione per impartire agli
studenti lezioni di educazione ambientale e
cenni di biologia marina, grazie anche alle
Guide del Cerrano, come sempre in prima
linea in queste occasioni.
NOTIZIE SULLA
TARTARUGA CARETTA CARETTA
La tartaruga marina,
il cui comune nome scientifico è Caretta
caretta è la tartaruga più diffusa nelle acque
del Mediterraneo. Si riproduce con regolarità
anche lungo alcune coste dell’Italia
meridionale, anche se abbiamo avuto una delle
nidificazioni più settentrionali mai segnalate a
Roseto degli Abruzzi nel 2013. Sono longeve, ma
non è stato ancora accertato che età possono
raggiungere in natura. La dimensione massima di
questa specie può superare il metro di lunghezza
e il peso di 70 /80 chilogrammi; è possibile
distinguere i maschi dalle femmine quando
raggiungono l’età di 25/28 anni e sono quindi
mature sessualmente. Attualmente, la Caretta
caretta è minacciata da alcune attività
antropiche, quali la pesca a strascico o
esercitata con reti da posta o con parangali
(ami), mentre le loro nidificazioni subiscono
l’interferenza della antropizzazione delle
spiagge. |