PINETO,
6.2.2015 - Con
una grande partecipazione di pubblico, tra
cittadini, rappresentanti delle istituzioni e
addetti ai lavori (operatori e professionisti a
vario titolo coinvolti nella vita del Parco) si
è conclusa la giornata di approfondimento
sull’AMP Torre del Cerrano che si è svolta
ieri, giovedì 5 febbraio, all’Abruzzo Marina
Hotel di Silvi Marina. Dal tema “Quattro anni
di gestione innovativa” si sono spiegati gli
ottimi interventi dei relatori, dai quali sono
scaturiti spunti interessanti e costruttivi.
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, i
Sindaci di Silvi e Pineto Francesco Comignani e
Robert Verrocchio, i Presidenti dei due Consigli
Comunali, Silvio Massimi e Ernesto Iezzi,
l’Assessore Regionale ai Parchi, Donato Di
Matteo, il Commissario Straordinario e il
Direttore dell’AMP, Benigno D’Orazio e Fabio
Vallarola, il Responsabile Settore Progetti di
Federparchi, Paolo Pigliacelli.
E’ stata
un’occasione significativa per ripensare il
futuro del Parco e tracciare un bilancio
delle attività dalla sua istituzione ad
oggi. Un avvio contrassegnato da immani
difficoltà: “Il Parco era come una scatola
vuota - ha ricordato il Commissario
Straordinario Benigno D’Orazio – ma ci siamo
rimboccati le maniche capendo il valore che ne
poteva derivare”. E così, sono state buttate
le basi per la costruzione di un Ente che di
fatto esisteva solo sulla carta. Nel corso degli
anni ha preso una sua forma compiuta e i
successi conseguiti in ogni ambito sono
evidenti: il collegamento ciclopedonale
per la Torre di Cerrano, alternativo alla
statale tra Pineto e Silvi; l’impegno notevole
su flora e fauna del Cerrano, che occupa la
parte meno visibile della cronaca; l’importanza
rivolta alle Guide del Cerrano, che prima
provvede a formarle e successivamente fornisce
alle stesse valide e concrete opportunità di
essere inserite in progetti di lavoro; la
partecipazione in rete con tante aree marine
protette e l’attività di coordinamento di
quelle adriatiche; la valorizzazione dell’antico
Porto Romano e delle bellezze
naturalistiche dell’area, promosse
all’estero unitamente alle eccellenze
enogastronomiche. “Le attività
commerciali non fanno altro che sostenere quelle
ambientali – ha sottolineato D’Orazio. –
Siamo stati capaci di diventare i precursori di
una nuova offerta turistica, il turismo natura,
coniugando la promozione dell’economia locale
con la biodiversità e la protezione
dell’ambiente”.
Le buone
pratiche dell’AMP sono state condivise ed
esaltate dall’Assessore Di Matteo, che ha
ricordato come il conseguimento della Carta
Europea consenta oggi al Parco del Cerrano
di certificare la qualità di altri enti,
operatori, imprese a livello nazionale. “Al
processo di conservazione - ha detto - va
fatto seguire quello di valorizzazione e di
integrazione tra il sistema della aree protette
e gli operatori”. Nel corso dell’incontro
sono stati affrontati anche gli aspetti
economico - gestionali dei quattro anni
dell’AMP: fatta eccezione per la somma una
tantum di 250mila euro ricevuta dal Ministero
dell’Ambiente per lo start-up, le entrate del
Consorzio di Gestione, per statuto, avrebbero
dovuto essere distribuite equamente tra
Ministero ed Enti locali consorziati. Di fatto,
c'è un apporto importante di finanziamenti da
parte del Ministero e soprattutto da parte di UE
e Regione sulla base di progetti presentati dal
Parco del Cerrano.
La tematica
relativa allo Statuto è stata ampiamente
approfondita. Oltre alla necessità di adeguarlo
alle previsioni normative, riducendo il numero
dei componenti il CdA da 9 a 5, il Commissario
D’Orazio ha auspicato: “Deve essere calato
nel nostro statuto il principio della Carta
Europea che dà l’opportunità al Forum, che si
costruisce con gli operatori, di essere parte
attiva della vita dell’Ente”. E sotto
l’aspetto squisitamente politico il Sindaco
Francesco Comignani ha sottolineato
il diritto alla presidenza dell’Area marina
protetta,
mentre il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio ha
rimarcato come la scelta del nuovo presidente
vada effettuata sulla base di criteri
meritocratici. Entrambi i Sindaci hanno ribadito
la bontà del lavoro fin qui svolto e la
necessità di un impegno comune per una sempre
maggiore affermazione del Parco. Un incontro
proficuo, dunque, che ha condotto ad un vivace
dibattito, nel corso del quale sono venute fuori
le esigenze di tutti i portatori di interesse,
in particolare in un maggior coinvolgimento nei
processi decisionali - che potrà avvenire con la
modifica statutaria - e nella ulteriore
valorizzazione della piccola pesca. |