GIULIANOVA,
10.6.2015
-
Nella serata di ieri i
Carabinieri della Stazione di Notaresco hanno
arrestato in flagranza del reato di
concorso in coltivazione e
detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente
Luigi MALTA,
22enne e
Zamira PANNO,
23enne.
Da giorni i
Carabinieri osservavano i movimenti della
coppia, sino a quando i due si sono recati in
terreno demaniale adiacente il fiume Vomano,
dove hanno innaffiato venti piante di “cannabis
indica” dell’altezza di circa un metro. I
militari sono intervenuti bloccando i due
giovani in flagranza. La successiva
perquisizione domiciliare eseguita presso
l’abitazione dei due ha permesso di rinvenire e
sequestrare ulteriori venticinque grammi di
sostanza stupefacente del tipo hashish, una
tenda con lampade termiche utilizzate per la
coltivazione all’interno dell’appartamento,
prodotti chimici ed altra attrezzatura utile
alla coltivazione e confezionamento dello
stupefacente, tutto sottoposto a sequestro.
I due coniugi
sono stati dichiarati in arresto e dopo le
formalità di rito sono stati tradotti presso la
loro abitazione in regime di arresti domiciliari
in attesa dell’udienza di convalida.
Silvi Marina:
Nigeriano sequestra barista e 4 avventori.
Arrestato
Nel tardo pomeriggio di lunedi 08 giugno i
Carabinieri di Silvi Marina hanno arrestato per
sequestro di persona Mohammed Ogweda,
33enne nigeriano senza fissa dimora, in regola
con il permesso di soggiorno in Italia. Verso le
ore 19.00 l’uomo è entrato all’interno del Bar
“105” del centro, chiudendo la porta d’ingresso
ed impedendo l’uscita alla titolare ed a quattro
avventori che al momento si trovavano
all’interno del bar. Lo stesso, non nuovo a
simili richieste, pretendeva dalla titolare
un’ingente somma di danaro (18.000.000 di Euro),
che a suo dire aveva vinto presso
quell’esercizio al gioco del “10 e lotto”
e mai corrisposti. Alcuni passanti hanno notato
quando stava accadendo ed hanno avvisato i
Carabinieri che sono intervenuti
tempestivamente, bloccando il nigeriano e
liberando senza conseguenze le persone presenti.
Mohammed Ogweda dopo le formalità di rito
è stato è stato tradotto presso la casa
circondariale di Teramo a disposizione della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Teramo. |