NOTARESCO
(TE), 11.4.2015 - Sotto
lo slogan “Nuova era: fabbrica dei materiali” è
stato riaperto questa mattina, alla presenza dei
Sindaci dei Comuni Soci e degli Assessori
Regionali all’Ambiente, Mario Mazzocca, e
all’Agricoltura, Dino Pepe, il Polo Tecnologico
di Cirsu SpA.
Ultimati i lavori di revamping delle linee di
riciclaggio e compostaggio, dopo oltre cinque
anni di inattività, l’impianto pubblico di
Grasciano si appresta a tornare alla sua piena
attività; sono stati effettuati lavori
importanti che, finanziati ed eseguiti dal
soggetto gestore Consorzio Stabile Ambiente
scarl di L’Aquila con un investimento
tecnologico di circa 6 milioni di euro, hanno
riposizionato Cirsu SpA, anche agli occhi dei
più scettici, al centro della pianificazione e
delle politiche di gestione dei rifiuti su scala
provinciale e regionale.
Queste in sintesi le potenzialità dell’impianto:
100.000 tonnellate/anno di trattamento RUI
(Rifiuti Urbani Indifferenziati) con recupero di
materia (plastica e metalli) e produzione di CDR/CSS
(Combustibile da Rifiuto/Combustibile Solido
secondario); 50.000 tonnellate/anno di
compostaggio aerobico; 30.000 tonnellate/anno di
trattamento e valorizzazione delle frazioni
secche provenienti da raccolte differenziate
(piattaforma per carta e cartone, vetro,
plastica, etc).
Ad esse si aggiungeranno entro l’estate: 480.000
mc di volumi della nuova discarica per rifiuti
non pericolosi, i cui lavori sono in procinto di
esecuzione, e 20.000 tonnellate/anno di
trattamento di RAEE (rifiuti da apparecchiature
elettriche ed elettroniche), di cui è in via di
definizione la gestione dell’impianto, anch’esso
fermo dal 2008.
Si tratta di numeri che non hanno eguali e che
rendono l’impianto di Cirsu SpA unico polo
integrato nel sistema regionale pubblico e
privato.
I lavori di revamping hanno rafforzato
ulteriormente la “vocazione” al recupero di
Cirsu SpA e connotato il polo impiantistico in
una vera e propria “fabbrica dei materiali”;
grazie a nuove tecnologie, infatti, i rifiuti,
compresi gli indifferenziati, vengono sempre più
separati, attraverso una combinazione di varie
selezioni sequenziali (separatori balistici,
magnetici, lettori ottici), per favorire il
recupero in primis dei materiali e, a seguire,
di combustibile per produrre energia e calore in
impianti dedicati.
Il tutto in perfetta linea con gli obiettivi
comunitari di gestione dei rifiuti e con le
valutazioni di carattere energetico-ambientale
tracciate dalla Regione Abruzzo negli scenari
della programmazione della gestione dei rifiuti,
finalizzati a minimizzare lo smaltimento in
discarica.
Si è trattato di un lavoro sinergico portato
avanti, su indirizzo chiaro dei Comuni Soci, dal
Consiglio di amministrazione di Cirsu SpA che ha
conseguito, grazie anche e soprattutto al
prezioso lavoro di impresa svolto dal gestore
Consorzio Stabile Ambiente scarl, risultati non
scontati e prevedibili senza fare ricorso ad
alcuna risorsa pubblica e senza disperdere, anzi
rivalorizzando, il patrimonio societario da anni
in triste abbandono.
Oggi Cirsu SpA si colloca come un attore
pubblico di primordine nel panorama regionale
della gestione integrata dei rifiuti; settore
che si appresta ad affrontare un importante
programma di riordino dove l’intera provincia di
Teramo, da sempre punto di riferimento, torna
protagonista garantendo, “in sicurezza”,
l’autosufficienza in un potenziale subambito
gestionale. |