TERAMO,
28.2.2015 -
Un dibattito aperto sul
grande tema della
cultura: questo è stato
l'appuntamento con il
FAI Salotto dedicato al
tema “La cultura tra
coordinamento
istituzionale e
soggettività sociale”,
che oggi pomeriggio ha
richiamato un folto
pubblico nella sala San
Carlo del Museo
archeologico di
Teramo. Presenti in
platea numerosi
rappresentanti delle
associazioni culturali
del territorio che hanno
potuto ascoltare le
proposte delle
istituzioni e rivolgere
loro le istanze più
urgenti sul problema
della valorizzazione
delle attività e dei
beni culturali. Tra gli
ospiti anche il
presidente della Regione
Abruzzo, Luciano
D'Alfonso, rimasto
seduto in prima fila per
tutta la durata
dell'evento per
ascoltare i relatori e
intervenire nel finale.
Il
dibattito è stato moderato dalla responsabile di
FAI Salotto, Laura De Berardinis, ed è
stato introdotto dai saluti del capo delegato
del FAI Teramo, Franca Di Carlo Giannella,
che ha sollecitato le istituzioni sul recupero
del teatro romano e sul restauro del Castello
Della Monica, bene che si è collocato al 135°
posto in Italia nel concorso “I luoghi del
Cuore”.
La
scaletta è stata aperta da Gianni Gaspari,
volto noto del giornalismo Rai, che ha citato i
grandi scrittori che sono rimasti colpiti da
Teramo, come Gadda e Pomilio, per poi ricordare
l'intellettuale teramano Giammario Sgattoni,
personaggio che ha permesso a Gaspari di
rimarcare due baluardi culturali cittadini come
il Premio Teramo e la biblioteca provinciale. Al
centro, quest'ultima, anche dell'intervento del
presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino:
“La biblioteca è un bene prezioso che appartiene
a tutti. La sua regionalizzazione sarebbe un
acquisto di patrimonio per la Regione. La
cultura è il petrolio d'Abruzzo, la battaglia
contro le trivellazioni significa questo”, ha
dichiarato Di Sabatino. Sull'iter del recupero
del teatro romano, invece, si è soffermato il
sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi,
ricordando gli sforzi fatti per coinvolgere
tutta la filiera istituzionale nel progetto che,
però, si è arenato nella “burocrazia
ministeriale”. “Ma non demordiamo”, ha garantito
Brucchi. “Le istituzioni devono svolgere il
ruolo di guida e coordinamento, oltre che essere
vicine alle associazioni culturali del
territorio nonostante il momento economico
difficile”, ha concluso il sindaco di Teramo.
Particolarmente significativo l'intervento
dell'assessore alla Cultura di Roma Capitale,
Giovanna Marinelli, originaria di Canzano,
in provincia di Teramo. “Il coordinamento
istituzionale è necessario per migliorare il
dialogo tra pubblico e privato – ha dichiarato –
Bisogna coinvolgere l'associazionismo diffuso
per garantire la tutela dei beni culturali”. E
poi, citando la distruzione dei reperti
archeologici nel museo di Mosul da parte dei
militanti dell'Isis, ha ricordato i recenti
fatti di Roma: “Non è stato l'Isis ma gli
hooligans del Feyenoord a ridurre in condizioni
penose la Barcaccia di Piazza di Spagna. Non
immaginavo che una cosa simile fosse possibile
nel cuore dell'Europa”.
Altri interventi di spessore
culturale sono stati quelli del direttore
dell'Osservatorio astronomico di Collurania,
Roberto Buonanno, del giornalista del
quotidiano “La Città”, Simone Gambacorta,
e della direttrice del Polo museale di Teramo,
Paola Di Felice. “Abbiamo bisogno di
strumenti culturali per vedere il mondo in modo
diverso. Servono investimenti in cultura anche
per individuare nuovi meccanismi produttivi che
permettano alla nostra comunità di vivere
meglio”, ha invece affermato il magnifico
rettore dell'Università di Teramo,
Luciano D'Amico.
In
conclusione ha preso la parola il presidente
della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso,
che ha garantito il suo impegno per il destino
di due emergenze della città di Teramo: “Faremo
la nostra parte per il Castello Della Monica
seguendo e integrando la premura che viene
dall'immediato passato – ha dichiarato il
governatore – Ma soprattutto mi piacerebbe
rimettere le ali al cammino dell'ex manicomio,
che è un patrimonio straordinario. Farò una
riunione con il sindaco e il direttore della Asl
affinché diventi il luogo di una grande memoria
e abbia la capacità di esprimere ancora un
servizio per la domanda di cura”.
Al
FAI Salotto ha partecipato anche il presidente
regionale del FAI Marche, Abruzzo e Molise, il
marchese Massimo Lucà Dazio. Presente in sala
una rappresentanza della casa di accoglienza “I
bambini di Betania” che hanno donato al
governatore D'Alfonso un cartellone con disegni
e pensieri sulla cultura. Sono state esposte le
opere dello scultore Ivo Galassi, delle quali
una, “Tempo e Velocità”, realizzata
appositamente per l'evento.
Alessandro Di
Emidio
Addetto stampa
Delegazione FAI Teramo |