MARTINSICURO,
2.11.2015 -
In
una recente intervista resa ad un quotidiano
nazionale il Magistrato di Cassazione, Luca
Ramacci, ricorda un certo malcostume in campo
ambientale, tutto Italiano, consistente
nell’adattare i parametri sull’inquinamento alle
esigenze degli Imprenditori.
A
Martinsicuro abbiamo assistito pochi giorni fa
alla conferma di quanto asserito dal Magistrato
anzi di più: tutta la politica locale con
grande soddisfazione, emersa dalle interviste
del Sindaco e dalle dichiarazioni dei politici
di ogni orientamento, ha annunciato alla
Città di aver risolto definitivamente la
diatriba sulla questione del rumore prodotto
dalla VECO, con una Variante al Piano di
Classificazione Acustica di Martinsicuro in cui
viene innalzato il parametro limite del
rumore consentito alla Fonderia, rendendo così
legittimo un maggiore inquinamento acustico a
scapito delle residenze prossime alla stessa,
portate, a loro volta, in classe di immissione
del rumore più elevata… alla faccia
dell’attenzione per l’Ambiente e per i Cittadini
dichiarata recentemente dal Sindaco!
Nella vicenda c’è anche un aspetto comico da
sottolineare: la guerra che si è scatenata tra
le forze politiche presenti in Consiglio
Comunale per vantare la paternità della
decisione.
Per il resto… NULLA… nessuna preoccupazione per
i cittadini, soprattutto per i bambini in tenera
età, per i turisti, per l’adiacente campeggio,
per la spiaggia, per la fauna, per l’ambiente!
NULLA di concreto.
E
pensare che i problemi della VECO non riguardano
solo il rumore, che rappresenta una minima parte
della questione, ma i fumi e le polveri nere che
respiriamo e i pessimi odori di fusione con cui
viviamo.
Va chiarito subito che
la Variante non è stata approvata
ma semplicemente “adottata”.
Ora la parola torna ai Cittadini,
alle Associazioni e a tutti coloro che vorranno,
con le proprie “Osservazioni” proporre modifiche
alle decisioni della politica.
A tutte le osservazioni il
Consiglio Comunale dovrà, per Legge, dare
risposta.
E
il Comitato Difesa Ambiente Martinsicuro non
starà certo con le mani in mano…
Ciò che nei giorni scorsi ha comunque colpito
favorevolmente è la posizione dei Sindacati
che sono tornati sul caso VECO chiedendo alla
Proprietà e agli Enti di fare la loro parte per
risolvere i problemi. In particolare, così
si è letto alcuni giorni fa sulla Stampa locale,
hanno chiesto all’Azienda maggiore
responsabilità e l’elaborazione di un Piano di
Interventi finalizzato alle prescrizioni
Ambientali.
Dunque il “Problema Ambientale”
c’è, finalmente, anche per il Sindacato.
Se
tale atteggiamento fosse stato assunto subito e
si fosse chiesto subito all’Azienda di adeguare
i propri impianti alle Norme di Legge, come per
la verità hanno fatto gli Enti preposti al
rilascio delle Autorizzazioni, si sarebbero
guadagnati anni di inutili inquinamenti, di
inutili polemiche e colpevolizzazioni verso il
Comitato Difesa Ambiente che ha sempre chiesto
il rispetto della Legge e mai l’annullamento
delle attività!
Pare di capire che finalmente siamo sulla stessa
linea: l’Azienda faccia ciò che deve fare nel
rispetto della Legge, dei Lavoratori, dei
Cittadini che condividono il territorio,
dell’Ambiente e della Salute e gli Enti
assolvano i propri compiti istituzionali di
controllo e di tutela dei valori ricordati.
È
bene infine ricordare una frase dell’intervista
del Magistrato Ramacci: “Inquinare è reato.
Il ricatto occupazionale non è una
giustificazione”. |