L’Aquila,
5.2.2015 –
Presentata in Regione dal Capogruppo del M5S,
Riccardo Mercante, una proposta di legge diretta
ad avviare l’iter necessario allo scioglimento
del Consorzio del bacino imbrifero del
Tordino-Vomano, rimasto l’unico Consorzio BIM in
Abruzzo dopo il recente scioglimento del BIM
Tronto.
«Il
Consorzio BIM Tordino-Vomano – ha commentato
Mercante – assolve all’unica funzione della
riscossione dei sovracanoni dovuti dall’Enel per
la captazione delle acque destinate alla
produzione di energia elettrica e della loro
redistribuzione tra i Comuni facenti parte del
Consorzio. Si tratta, perciò, di un ente di
secondo livello privo di una sua utilità
specifica considerato che la legge, in assenza
del Consorzio, attribuisce ai Comuni la facoltà
di procedere essi stessi, direttamente, alla
riscossione ed utilizzazione dei proventi dovuti
dall’Enel.
A fronte della
sopravvivenza di un siffatto duplicato i Comuni
continuano a sostenere, in tempi di spending
review, i cospicui costi necessari al
funzionamento del Consorzio. Ai compensi degli
organi istituzionali, un presidente ed un
consiglio direttivo composto da cinque membri,
occorre aggiungere gli stipendi dei sei
dipendenti, compreso il Segretario, che fanno
parte dei cinque uffici dell’Ente, tra i quali
figura addirittura un ufficio stampa. Una spesa
che si aggira, secondo i dati contenuti nel
rendiconto 2013, intorno ai quattrocentomila
euro. Questo vuol dire che circa un quinto dei
proventi derivanti dalla riscossione dei
sovracanoni, pari a due milioni di euro, è
impiegato al solo fine di mantenere in vita il
Consorzio mentre potrebbe essere utilizzato dai
Comuni e reinvestito sul territorio, come hanno
ben valutato gli otto Comuni del BIM Tronto che
nel 2012 hanno deliberato lo scioglimento del
Consorzio.
Sono certo - ha
concluso Mercante - che i ventisei Comuni del
bacino Tordino-Vomano si pronunceranno, questa
volta, a favore della soppressione del
Consorzio, considerando gli enormi vantaggi che
ne potrebbero trarre sia in termini di maggiori
risorse a loro disposizione sia al fine di una
corretta redistribuzione delle somme ricavate
dalla riscossione dei sovracanoni che
verrebbero, finalmente, ad essere suddivise
secondo le quote stabilite per legge. In caso
contrario, in base al meccanismo previsto nella
proposta di legge, saranno chiamati a
illustrarne, alla collettività, le ragioni e,
soprattutto, a spiegare perché, in un periodo di
crisi economica così stringente, mentre
continuano a chiedere ingenti sacrifici ai
propri cittadini decidano di mantenere in vita
l’ennesimo carrozzone».
Il Consigliere
Regionale
Riccardo Mercante |