L’Aquila,
7.10.2015 –
“Altro che sistema sanitario che prende in
braccio il cittadino: quello disegnato da
D’Alfonso sta, a dispetto dei roboanti proclami
pre-elettorali, trasformando la provincia di
Teramo in una terra di nessuno”. Questo il
commento del Consigliere regionale del M5S,
Riccardo Mercante, sulla questione dei pesanti
tagli alla sanità previsti nei piani di
riorganizzazione elaborati dal Presidente della
Regione e dall’Assessore Paolucci.
“Ricordo che poco
più di un anno fa – ha spiegato Mercante –
D’Alfonso dichiarava, nel corso di un
incontro tenutosi paradossalmente proprio ad
Atri, che il suo piano per la sanità sarebbe
stato fondato sulla necessità di restituire
centralità al territorio assicurando
appropriatezza delle cure, continuità di
assistenza, copertura dei costi e libertà di
scelta, oltre alla velocità nello smaltire le
liste di attesa. Parole che lasciano, oggi,
esterrefatti se solo si pensa che uno dei primi
provvedimenti di questa amministrazione
regionale è stato quello di chiudere il punto
nascita della città ducale, fiore all’occhiello
del sistema sanitario teramano e punto di
riferimento essenziale per un territorio
vastissimo. E come se ciò non bastasse a
penalizzare la nostra provincia, a distanza di
pochi mesi sono stati annunciati altri tagli
scellerati in un settore, come quello
dell’emergenza, che è, certamente, tra i più
importanti e necessari. Così, se le Città di
Teramo e Giulianova dovranno fare i conti con la
drastica riduzione di ambulanze, auto mediche e
del relativo personale, meglio non andrà per i
territori montani, privati delle postazioni di
assistenza sanitaria in loco e sempre più
isolati ed abbandonati a se stessi. Un quadro
terrificante cui si deve aggiungere anche il
pericolo, con l’attuazione del decreto Lorenzin,
di assistere al declassamento ed al drastico
ridimensionamento di ospedali, come quello di
Giulianova, che, anzi, a sentire i vecchi
proclami di D’Alfonso, avrebbe dovuto avere un
ruolo di primaria importanza nel panorama della
sanità abruzzese. Oltre, ovviamente, ai disagi
ed ai disservizi dovuti ad una cronica carenza
di personale sanitario che rischia, soprattutto
nella nostra provincia, di subire ulteriori
tagli a causa della esiguità delle risorse
economiche a disposizione.
A guardare
l’operato di questo governo regionale - ha
concluso Mercante – viene, piuttosto, da
pensare che i buoni propositi sbandierati ai
quattro venti da D’Alfonso per assicurarsi la
benevolenza degli abruzzesi, fossero, piuttosto,
destinati alle cliniche private, visti
gli ingenti finanziamenti ad esse elargiti a
scapito delle strutture sanitarie pubbliche
oltre al riconoscimento della possibilità di
sforare il tetto dei budget; misure, queste,
sulla cui legittimità pare, fortunatamente, si
stia incentrando l’attenzione del tavolo di
monitoraggio. Un modo, insomma, di intendere e
gestire la sanità pubblica, da parte di
D’Alfonso, che mi sembra ricalchi in tutto e per
tutto il modus operandi di un Partito
Democratico che, piuttosto che salvaguardare gli
interessi dei cittadini, tende a salvaguardare
gli interessi propri e quelli di pochi eletti”.
Il Consigliere
Regionale M5S
Riccardo Mercante |