TERAMO,
8.01.2015 - Sabato
10 gennaio 2015 ad Alba Adriatica (grazie al
Comune e all'associazione Il Sicomoro) presso la
Chiesa di S. Eufemia alle ore 21, e Domenica 11
gennaio alle ore 18 presso l'auditorium S.
Agostino ad Atri (grazie al Comune con il
Cartellone delle manifestazioni natalizie), il
Duo DiDan suonerà la
Sonata in fa minore No.1
e la Sonata in mi bemolle maggiore No.2
Op.120 di Johannes Brahms, nella
trascrizione per viola e pianoforte.
Dopo il successo dell'estate scorsa a Roseto
degli Abruzzi e a Roio del Sangro, Calogero Di
Liberto, pianista siciliano e Samuele Danese,
violista abruzzese, si cimenteranno con "Un
programma impegnativo e di livello" così
definito dalla critica musicale: « due stupende
e difficili sonate.. che il Duo DiDan,.. ha
eseguito alla perfezione
ricevendo tantissimi e meritati applausi» (ass.
Musica e cultura, Roseto).
INGRESSO GRATUITO
Samuele Danese,
violista.
Si è diplomato in viola con il massimo dei voti
presso il conservatorio di musica “N. Piccinni”
di Bari sotto la guida del M° Rocco De Massis. È
stato membro effettivo dell’Orchestra Giovanile
Italiana dal 1996 al 1999, conseguendo nel
giugno 1999 il Diploma triennale di
qualificazione e specializzazione orchestrale
rilasciato dalla Scuola di Musica di Fiesole
(Firenze)
Ha frequentato il Corso di Perfezionamento
triennale in Viola sotto la guida del M° H.
Beyerle , a Fiesole (1999-2002). ). Ha
partecipato alle tournée dell’O.G.I. con i M°
Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, Luciano Berio,
E. Inbahl, Carlo Maria Giulini etc. Ha
conseguito il Konzertdiplom in Viola con il
maestro Reiner Schmidt, presso la Hochschule für
Musik di Würzburg (2004)
Ha preso il Diploma in Viola del Corso di
perfezionamento dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia riconosciuti dal MIUR (Ministero
dell’Università e della Ricerca), tenuti dal M°
M. Paris (2010) e sempre nella stessa il
Diploma in Musica da Camera nel Corso tenuto dal
M° C. Fabiano (2012). Ha frequentato corsi di
viola con A. Farulli, , T. Seldiz, J. Sulem, S.
Di Rocco, W. Christ e D. Waskiewicz .
Ha tenuto concerti da solista,con formazioni
cameristiche e orchestre in diverse città
italiane e all’estero. Nell’ottobre del 2008 su
invito del Conservatorio “A. Piazzolla” di
Buenos Aires ha tenuto una masterclass di viola
in qualità di docente ospite e concerti in
Argentina. E’ Prima Viola della Viotti Chamber
Orchestra di M°Franco Mezzena con la quale si è
esibito anche in veste di solista. E’ viola
solista negli spettacoli teatrali “Un’aureola
per due”, “Abissi e vette” e “Rifare il
Rinascimento”. Ha pubblicato il testo Il
mondo della viola, Effatà, Torino (ottobre
2005) ad uso degli studenti di Viola del I e II
livello del Diploma accademico.
Nel giugno 2012 ha tenuto una masterclass in
Viola nel Konservatorium “J.Haydn” di Eisenstadt
in Austria.
Dopo 10 anni di docenza di viola presso l’IMP
“V. Bellini” di Caltanissetta, attualmente è
docente di viola al Conservatorio di Cosenza.
Calogero Di Liberto pianista
Nato ad Agrigento, Calogero Di Liberto si è
diplomato in pianoforte con lode al
Conservatorio “V. Bellini” di Palermo sotto la
guida di Giulio Arena ed ha successivamente
continuato gli studi in Italia e all’estero con
Bruno Canino e Aquiles delle Vigne. Nel 2002 ha
ottenuto l’Artist Diploma alla Texas Christian
University di Fort Worth (USA) dove ha studiato
con Tamas Ungar e Harold Martina. Nel 2006, Di
Liberto ha conseguito il Dottorato in Piano
Performance alla Shepherd School of Music della
prestigiosa Rice University di Houston (USA)
sotto la guida di Jon Kimura Parker, dove ha
anche lavorato come maestro accompagnatore nel
dipartimento di canto. Dal 2008 è docente di
Pratica e Lettura Pianistica presso l' Istituto
Musicale Pareggiato “Vincenzo Bellini” di
Caltanissetta. Vincitore dell' International
Chopin Piano Competition di Corpus Christi (USA)
e del Concorso Internazionale “Compositores de
España” di Madrid, continua a riscuotere
unanimi consensi di pubblico e di critica. La
sua carriera concertistica lo ha portato ad
esibirsi in Europa e negli Stati Uniti. E’ stato
ospite del TCU Cliburn Istitute di Fort Worth
(USA), della Chopin Society of Texas di Corpus
Christi (USA), della Fundacion Juan March di
Madrid, della Juventudes Musicales di Siviglia,
della Kawai tedesca e italiana, del Mosel
Festwochen (Germania), dell’Istituto Liszt di
Bologna, della Televisione Slovena, della Rai,
della Televisione Svizzera, del Festival
Pianistico di Roma, del Festival International
Echternach (Lussemburgo), del Festival di St.
Prex (Svizzera), dello Joseph Haydn
Konservatorium di Eisenstadt (Austria),
dell’Accademia di Musica Ignacy Jan Paderewski
di Poznań (Polonia). Le sue composizioni per
pianoforte Fantasia sulla “Cavalleria Rusticana”
di Pietro Mascagni e “Pucciniana”, Fantasia su
Arie di Puccini, sono state pubblicate
rispettivamente dalla Casa Musicale Sonzogno
(Milano) e dalle Edizioni Unda Maris
(Palermo).Il compositore americano Karim Al-Zand
ha scritto per lui “Pattern Preludes”, eseguiti
in prima assoluta a Houston da Di Liberto nel
2005.
La sua attività cameristica lo ha portato a
collaborare con artisti del calibro dei
violoncellisti Christoph Henkel e Gautier
Capuçon, del violinista Cristiano Rossi, del
basso Simone Alaimo, del tenore Fabio Armiliato,
dei baritoni Roberto Servile e Leo Nucci.
Approfondimento
Quando scrisse le due Sonate per
clarinetto e pianoforte ( riproposte nella
trascrizione per viola) Op.120, nell'estate del
1894,
Johannes Brahms (1833-1897)
aveva appena raggiunto la soglia dei
sessant'anni. Malgrado fosse tutt'altro che
vecchio, Brahms era in pensione già da sette
anni. La sua carriera musicale pubblica si era
conclusa infatti nel 1887 con il Doppio Concerto
per violino e violoncello, scritto come una
metafora del loro lungo percorso per sé e per il
grande amico della gioventù Joseph Joachim. Dopo
quest'ultimo lavoro Brahms non aveva smesso di
scrivere musica, ma i suoi orizzonti spirituali
erano del tutto cambiati. Il guerriero aveva
pensato che fosse arrivato il tempo di deporre
le armi, sebbene nemmeno un uomo affetto da
manie senili come lui poteva sentirsi davvero
vecchio a cinquant'anni. L'elenco dei capolavori
di musica da camera scritti negli anni Novanta è
la dimostrazione più eloquente del carattere
elusivo di questo ritiro dal mondo.
Nacquero in successione il Trio,
il Quintetto in si minore Op.115 e le due Sonate
per clarinetto Op.120. Brahms tuttavia
trascrisse pochi mesi dopo per viola la parte
per clarinetto delle Sonate, mettendo dunque
sullo stesso piano due strumenti molto simili
per carattere espressivo e tessitura di voce.
I due lavori rivelano una
visione moderna della forma musicale, malgrado
l'aspetto classico della struttura generale. I
movimenti concepiti nelle forme tradizionali
della sonata esprimono una nervosa sensazione di
mobilità, molto lontana dalla sensazione di
linguaggio accademico. Ma nelle Sonate c'è
spazio anche per la bellezza melanconica della
musica: ciascuna delle due mostra un carattere
particolare, pù appassionata la Prima in fa
minore, più riflessiva la Seconda in mi bemolle
maggiore.
In quest'ultima coppia di lavori
di musica da camera Brahms si congeda in
maniera definitiva dal mondo classico nel quale
era cresciuto, chiudendo la seconda Sonata con
un semplice e commovente movimento finale in
forma di tema e variazioni, come per lasciare il
lungo addio alla musica della vita con un
sorriso.
(da una presentazione di Oreste
Bossini) |