TERAMO,
7.9.2015 - In
occasione della
riapertura del
calendario venatorio (2
settembre) la Provincia
ha annunciato una serie
di novità e ha
presentato i dati sul
Piano di contenimento
dei cinghiali attuato
fra maggio e luglio. I
finanziamenti per le
attività di formazione
e divulgazione
riguardanti l’attività
venatoria e quella
micologica saranno
erogati sulla base di
bandi pubblici e su
presentazione di
progetto. Sul
monitoraggio e controllo
del territorio ci si
farà coadiuvare dalle
Guardie ecologiche
provinciali per
rafforzare le attività
di prevenzione e
accertamenti.
Significativi i
risultati del Piano di
contenimento come
spiegato questa mattina
dal presidente Renzo
Di Sabatino e dal
consigliere Massimo
Vagnoni, coadiuvati
dal funzionario del
settore, Giovanni
Castiglione e dal
comandante della Polizia
Provinciale,
Fabio Di
Vincenzo.
Con il piano di
prelievo attuato fra maggio e luglio sono stati
abbattuti 375 cinghiali e le richieste per danni
sono diminuite del 26% rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno. Il Piano di
contenimento degli ungulati –solo con
selecontrollori formati dall’ente e sotto la
supervisione della Polizia Provinciale – è stato
attuato al di fuori del periodo di caccia
(ottobre-dicembre) per limitare la
proliferazione di una specie che causa
significativi danni economici e sociali.
I dati forniscono
elementi di riflessione rispetto alla gestione
dell’attività di contenimento della specie e
fanno ipotizzare – se si mantiene lo schema di
intervento - una flessione del danno, nell’arco
di un quinquennio, di circa il 50%. Va
considerato che negli anni nei quali non si è
intervenuti fra marzo e agosto si è arrivati
oltre le 350 mila euro di richieste di rimborso
soprattutto da parte degli agricoltori.
Questi i numeri dei prelievi per
Comune:
|
TOTALE CINGHIALI
PRELEVATI PER COMUNE |
|
|
COMUNE |
CINGHIALI PRELEVATI |
|
TERAMO |
69 |
|
TOSSICIA |
61 |
|
MONTORIO
AL VOMANO |
54 |
|
TORRICELLA SICURA |
28 |
|
CERMIGNANO |
27 |
|
CASTELLI |
24 |
|
CORTINO |
19 |
|
CELLINO
ATTANASIO |
18 |
|
COLLEDARA |
15 |
|
CROGNALETO |
14 |
|
ARSITA |
13 |
|
CASTEL
CASTAGNA |
10 |
|
CIVITELLA
DEL TRONTO |
7 |
|
ATRI |
5 |
|
NOTARESCO |
4 |
|
ROCCA
SANTA MARIA |
4 |
|
CAMPLI |
2 |
|
CASTELLALTO |
1 |
|
ISOLA DEL
GRAN SASSO |
0 |
|
Totale |
375 |
“Il Piano è la
dimostrazione che si può trovare una sintesi fra
le posizioni dei cacciatori e la necessità di
tutelare l’agricoltura e le persone da una
proliferazione della specie che ha alterato la
catena faunistica a tutto danno dell’ambiente e
dell’uomo – ha commentato il Presidente
– per risultare pienamente efficace allo
scopo il contenimento dovrebbe iniziare ancora
prima, fra marzo e aprile, e questo è
l’obiettivo per il prossimo anno fermo restando
che si tratta di una di quelle competenze che
dovrebbe tornare alla Regione”.
Le novità
riguardanti la gestione dell’attività venatoria
In occasione
della riapertura della caccia – 2 settembre, 31
dicembre – la Provincia ha annunciato
l’introduzione di una serie di novità che
riguardano la gestione dell’attività venatoria e
il rapporto con le associazioni e il territorio.
Saranno scelti
attraverso bando pubblico i progetti di
formazione per i corsi di micologia (resi
obbligatori per i cercatori dalla normativa in
materia di raccolta funghi L.R. 34/2006, sia per
l’ottenimento del tesserino di raccolta, sia per
il suo aggiornamento quinquennale)
I corsi per
essere finanziabili dovranno rispettare dei
requisiti espressamente previsti dalla norma
regionale, come durata, materie trattate e
devono essere completamente gratuiti per gli
utenti.
La finalità del
provvedimento è proprio quello di garantire ai
cercatori di funghi, che sono quasi 8.000 nella
nostra provincia, una migliore distribuzione dei
corsi sul territorio in maniera da facilitarne
la fruibilità. La somma di 18.000 stanziata
dalla Provincia per l’anno 2015 consentirà a
Comuni e Associazioni la realizzazione di circa
9 iniziative, conseguendo una copertura quasi
totale del territorio provinciale.
La disponibilità
complessiva prevista per l’annualità 2015 è di
18.000 euro somma suddivisa in due differenti
lotti distinti tra enti pubblici e privati:
12.000 euro in favore di enti pubblici, ASL,
Istituto Zooprofilattico, Dipartimento ARTA di
L’Aquila e Università; 6.000 euro in favore di
privati e associazioni micologiche.
Anche le
attività di divulgazione sulla fauna e sulla sua
corretta gestione e protezione saranno
finanziate sulla base di un bando pubblico.
Il finanziamento è quello previsto dalla Legge
regionale sulla protezione della fauna e
l’attività venatoria L.R.10/2004 allo specifico
art. 48. La norma prevede che le Province
“promuovano la collaborazione attiva della
scuola e delle organizzazioni sociali, per
diffondere la conoscenza del patrimonio
faunistico ed i modi della sua tutela, anche
mediante l’acquisto di pubblicazioni, di
materiale audiovisivo e didattico nella materia
faunistica, cinofila ed ambientale in genere. Il
bando sarà rivolto al mondo dell’associazionismo
e in particolare a quello dell’associazionismo
venatorio”.
Sarà
sottoscritta nei prossimi giorni, infine, una
convenzione con le GEV – Guardie
ecologiche volontarie –che
consentirà di
istituire un servizio di
vigilanza, coordinato
dalla Polizia Provinciale, finalizzato a
rafforzare il monitoraggio e la tutela
ambientale con particolare riferimento agli
ambienti micologici.
“Attraverso il
contributo dei volontari sarà possibile
incrementare le attività di divulgazione,
prevenzione e controllo rispetto alla raccolta
dei funghi prevedendo la possibilità di compiere
accertamenti delle violazioni di legge in
material micologica. – ha spiegato il
consigliere Vagnoni – è nostra
intenzione, inoltre, utilizzare parte dei
finanziamenti per attivare nuovi corsi per le
Guardie ecologiche considerato che il supporto
di cittadini volontari si sta rivelando molto
utile nell’ambito ambientale”. |