TERAMO,
10.6.2015 -Vacanze
per tutti anche per i disabili. Ma le barriere
architettoniche impediscono l’accesso agli
stabilimenti balneari e alla spiaggia. Un
problema annoso che crea più di un problema a
soggetti deboli e famiglie già onerosamente
colpite da un quotidiano complicato. L’assenza
di passerelle, rampe d’accesso e spazi di
manovra rendono la spiaggia un luogo precluso a
chi ha problemi di mobilità.
Il
consigliere delegato all’Urbanistica, Maurizio
Verna, insieme agli uffici di competenza della
Provincia, ha deciso di affrontare il tema in
maniera organica e ha predisposto delle Linee
guida per “gli accessi ai litorali” che saranno
portati all’attenzione dei portatori di
interesse (Comuni costieri, associazioni di
categoria, Ufficio circondariale marittimo)
Venerdì 12 Giugno – a
partire dalle ore 10 – a Villa Filiani a Pineto
(foto).
“Di
fatto, oggi, tranne che in pochi casi che
proprio per questo rappresentano un’eccezione,
ai disabili e alle loro famiglie è negato il
diritto a fruire dei servizi turistici. Per una
carrozzella è impossibile accedere alla spiaggia”
spiega Maurizio Verna
che aggiunge: “un tema
che ci vede particolarmente in ritardo rispetto
alle realtà europee e che, fra le altre cose,
non viene percepito dagli operatori commerciali
e turistici come una occasione per allargare il
proprio target di utenti. E’ evidente, infatti,
che vi sono migliaia di famiglie che rinunciano
alla vacanza proprio per la mancanza di servizi
adeguati o che scelgono di andare altrove, dove
i propri diritti sono meglio tutelati.
L’abbattimento delle barriere architettoniche è
un obbligo anche per chi gestisce concessioni
demaniali ma io voglio cominciare a ragionarne
in termini postivi partendo dai vantaggi che ne
derivano agli stessi operatori turistici per
arrivare, tutti insieme e con la collaborazione
delle amministrazioni locale, a migliorare
gradualmente l’attuale situazione”.
Le
linee guida – elaborate dall’ufficio Urbanistica
– fornendo precise indicazioni sia sulle
soluzioni tecniche che sullo stato normativo,
rappresentano un’utile punto di riferimento
anche per le amministrazioni comunali e per chi
deve controllare che le concessioni demaniali
per gli impianti di balneazione garantiscano,
come recita la legge (5 febbraio 1992 numero 104
articolo 23) “l’effettiva possibilità di accesso
al mare alle persone con disabilità”. |