TERAMO,
5.5.2015 - La
proposta di istituire la “settimana corta” nelle
scuole teramane
avanzata dal Comune di Teramo e dalla Provincia
“per ragioni economiche ma sapendo di dover
fare i conti con un ragionamento complessivo per
non penalizzare la qualità dell’offerta
didattica” non trova contrarie le
istituzioni scolastiche. “Noi non siamo come
il nord Europa, come sottolineato da alcuni
dirigenti, non abbiamo scuole con le mense e un
trasporto pubblico adeguato, ma l’idea in sé non
dispiace”.
E’ quanto emerso questo pomeriggio nel corso
dell’incontro che si è svolto nella sala
consiliare della Provincia con la partecipazione
dei dirigenti scolastici delle scuole primarie e
degli istituti superiori, dell’Ufficio
scolastico provinciale, della Baltour e
dell’Arpa, di dirigenti comunali e provinciali.
Oltre al sindaco Maurizio Brucchi e al
presidente Renzo Di Sabatino, anche l’assessore
comunale Piero Romanelli e il consigliere
provinciale delegato alla scuola Flaviano De
Vincentiis.
“La nostra idea nasce da un’esigenza
economica, tutti gli enti locali, non solo la
Provincia, sono alle prese con una pesante
revisione di bilancio e dovranno compiere delle
scelte per ridurre le spese – ha affermato
Di Sabatino - per questo abbiamo chiesto
al mondo della scuola se è possibile, senza che
questo deprima la qualità dell’offerta
didattica, immaginare un altro tipo di orario,
su cinque giorni, e un altro tipo di
organizzazione. Siamo ben consapevoli di
muoverci su un terreno delicato ma abbiamo anche
molti esempi ai quali ispirarci”.
Naturalmente, come sottolineato anche dal
sindaco Brucchi “fra le scuole primarie e le
superiori vi sono delle differenze per evidenti
ragioni ricollegabili all’età dell’utenza”
ma, d’altro canto proprio nella giornata di
sabato si registra il maggior numero di
richieste di permessi o di giustificazioni per
le assenze. I veri nodi sono quelli legati alla
refezione, nel caso di rientri pomeridiani, e al
trasporto pubblico sia locale che provinciale,
che andrebbe ripensato in funzione della
settimana corta.
Nessuna preclusione però e l’impegno,
sollecitato dalle amministrazioni, è quello di
“lavorare insieme, rappresentanti delle
scuole elementari, medie e superiori per
arrivare ad una proposta omogenea entro una
decina di giorni. Anche la disponibilità
del gruppo Baltour e dell’Arpa, infatti, è
condizionata dalla necessità di avere comunque
un quadro univoco di riferimento”. |