TERAMO,
20.1.2015 - Teramo-mare
infrastruttura strategica per il territorio e
per l’economia che però ha un suo asse
“preferenziale” fra le opere di interesse
regionale, poi risanamento dei fiumi, nuovi
impianti di depurazione, pista ciclabile lungo
l’asse del fiume.
Queste alcune delle opere individuate dai Comuni
che stanno lungo l’area omogenea del Tordino –
così come individuati dallo Statuto dell’ente –
riuniti stamattina dal presidente Renzo Di
Sabatino che, insieme insieme alla
vicepresidente Barbara Ferretti, ha proposto di
arrivare ad una sintesi sulle progettazioni
strategiche da far finanziare alla Regione.
“Fra le risorse regionali ci sono circa
cinquanta milioni a disposizione per ogni area
provinciale, inoltre sono stati rimodulati i
Fondi Fas non spesi, venticinque sono già stati
ridestinati sugli altri possiamo avanzare
qualche candidatura: questa è la sfida alla
quale ci chiama la Regione. Invertiamo la prassi
che vede il Comune più forte o l’amministratore
più bravo strappare il finanziamento più
importante. Progettiamo insieme, individuiamo
insieme progetti strategici per ogni area:
progetti che se realizzati andranno a costituire
una leva per le politiche di sviluppo rispetto
alle dinamiche produttive e sociali di un
territorio” ha chiarito il Presidente.
Quella di stamattina è stata la prima di una
serie di riunioni in programma con tutte le aree
omogenee: la prossima, il 26 gennaio, si
svolgerà con l’area della Val Vibrata.
Nel merito delle questioni affrontate oggi con
l’area della Val Tordino, Renzo Di Sabatino, ha
invitato i Comuni (Teramo – era presente
l’assessore Rudy Di Stefano ; Bellante – era
presente il vicesindaco Giuseppe Traini ,
Mosciano Sant’Angelo – era presente il sindaco
Giuliano Galiffi, e Giulianova – era presente
l’assessore Fabio Ruffini) a fare una sintesi
rispetto ad una serie di direttrici emerse e fra
queste il completamento della Teramo-mare ma
anche il risanamento dei fiumi, le opere di
interese ambientale con valenza turistica come
la pista ciclabile, depuratori e servizi
innovativi per i poli produttivi.
Fra le questioni da affrontare subito quella di
creare un coordinamento fra gli uffici tecnici
dell’ente – progettazione e manutenzione – e
quelli delle amministrazioni locali. “Sulla
manutenzione non abbiamo risorse economiche ma
personale e mezzi: studiamo subito una
convenzione per ottimizzare le nostre forze e
collaborare con gli enti locali”.
Presenti all’incontro l’ingegnere Andrea Di
Biagio della viabilità e l’architetto Giuliano
Di Flavio dell’urbanistica. |