TERAMO,
18.6.2015 -
La
Giunta regionale sospende per tre mesi il
provvedimento dirigenziale di chiusura della
fonderia di Martinsicuro: la ripresa
dell’attività, dopo oltre un mese di fermo, è
anche funzionale, come si legge nella delibera
regionale, al controllo delle emissioni e alla
valutazione dei rischi per l’ambiente. La Veco
ha tempo novanta giorni per svolgere le
procedure ritenute necessarie per ottenere la
valutazione di impatto ambientale. Il
provvedimento è stato approvato dalla Giunta
regionale dopo una serie di incontri che si sono
svolti in Provincia, in Regione e anche in
Prefettura: incontri sollecitati dai sindacati
preoccupati per il futuro dei lavoratori.
"Le
aziende devono rispettare la legge ma hanno il
diritto di trovarsi di fronte a procedure
chiare, una legislazione coerente, dei tempi di
risposta compatibili con l'attività –
commenta il presidente
Renzo Di Sabatino -
un'azienda chiusa per un mese, con i lavoratori
a spasso, è fonte di conflitti sociali che non
fanno bene alla comunità. Non solo a
Martinsicuro, evidentemente, esiste un problema
di convivenza ambientale fra aree residenziali
che sono sorte attorno a nuclei produttivi.
Errori urbanistici che rischiamo di pagare a
caro prezzo e che comunque non possono pesare
solo sul tessuto produttivo e industriale che
sta facendo uno sforzo per affrontare la crisi e
mantenere i posti di lavoro. Anche per questo
credo che lo della bonifica di aree industriali
e gli investimenti per interventi tecnologici
per la riduzione dell'impatto ambientale debbano
avere un canale importante di finanziamento
nella prossima programmazione dei Fondi Fesr
gestiti dalla Regione. Su questi aspetti c'è
piena sintonia con il vicepresidente regionale
Giovanni Lolli e in questa direzione mi auguro
ci si mossa continuare a muovere in fretta e
bene”. |