TERAMO, 18.2.2015 - Nella
mattinata odierna personale della Squadra Mobile
e della Sezione di Polizia Postale e delle
Comunicazioni, con il coordinamento del
Compartimento di Pescara, a conclusione di
complessa attività investigativa nell’ambito di
un procedimento penale presso la Procura della
Repubblica di L’Aquila, ha eseguito ordinanze di
custodia cautelare a carico di
10
persone di nazionalità italiana e straniera
responsabili, a vario titolo, di associazione a
delinquere finalizzata all’indebito utilizzo di
codici di carte di credito clonati, ricettazione
e accesso abusivo a sistemi informatici.
Nel corso delle indagini era emersa l’esistenza
di un’organizzazione criminale con sede
“stabile” nei comuni di Alba Adriatica, Teramo e
Colonnella, con diramazioni in altre regioni
italiane, dedita al procacciamento ed utilizzo
di codici di carte di pagamento illecitamente
carpiti a cittadini statunitensi, australiani e
indiani.
Il sodalizio criminale, grazie a contatti in
Pakistan gestiti da uno degli indagati,
procurava i codici che clonati venivano
divulgati agli altri affiliati i quali li
utilizzavano per acquistare articoli di ogni
genere,specie elettrodomestici e capi di
abbigliamento firmati per poi rivenderli in
parte a prezzi vantaggiosi a privati.
Dopo una prima fase, gli associati, senza
ricorrere ad azioni di ricettazione dei beni
fraudolentemente acquisiti, si erano rivolti ad
alcuni titolari di attività commerciali
compiacenti al fine di ottenere un vantaggio
economico immediato dall’utilizzo dei codici
illegalmente carpiti, dividendo gli introiti con
gli stessi, senza in realtà consegnare la merce.
L’attività investigativa, condotta dai
poliziotti con l’ausilio di presidi tecnologici
e l’acquisizione di filmati dei sistemi di
videosorveglianza degli esercizi colpiti, ha
permesso di indagare
20
persone responsabili delle condotte descritte.
Al termine delle indagini, la Procura della
Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila ha
richiesto al G.I.P. l’emissione di ordinanze di
custodia cautelare a carico degli indagati che
accogliendo le richieste della Procura e
avallando l’ipotesi investigativa formulata
dalla Polizia di Stato ha emesso i provvedimenti
restrittivi a carico di 9 persone di seguito
elencate:
F. A.
cittadino pakistano di anni 30 (ristretto in
carcere),
R. F.,
gestore di un night di anni 36 (ristretto in
carcere),
M. N.
di anni 65 (arresti domiciliari),
B. C.
imprenditore di anni 50 (arresti domiciliari),
B. M.
di anni 49 (arresti domiciliari),
V. G.,
imprenditore di anni 45 (arresti domiciliari),
D. N. F. di
anni 42 (arresti domiciliari),
M. M. O.I.
cittadino rumeno di anni 30 disoccupato (arresti
domiciliari),
O. A.
cittadina moldava di anni 34 disoccupata
(arresti domiciliari).
Sono in corso le ricerche di un altro soggetto
coinvolto nella vicenda, destinatario di
provvedimento di arresto domiciliare.
Il danno economico ai vari circuiti bancari è
stimabile in oltre 500.000 Euro. |