ROSETO DEGLI ABRUZZI, 18.12.2015 -
Grande
successo ieri sera a
Villa Paris per
l’inaugurazione
ufficiale della mostra
dal titolo
“Pasquale
e Raffaello Celommi
Pittori – voci sognanti
nel canto luminoso di
terra e di mare”.
Tantissimi i rosetani,
gli appassionati e gli
addetti ai lavori
accorsi da tutta la
provincia di Teramo, ma
non solo, per l’apertura
di questa attesissima
kermesse fortemente
voluta
dall’Amministrazione
rosetana e realizzata
grazie al contributo
della
Fondazione Cassa di
Risparmio della
Provincia di Teramo
ed alla collaborazione
della Cooperativa
Sociale “Lo Spazio delle
Idee”. Tra i presenti
tantissimi
rappresentanti della
famiglia Celommi e
appunto il
signor
Luigi,
figlio di Raffaello e
nipote di Pasquale, che
ha voluto salutare tutti
i presenti e
ringraziare, di cuore,
il Sindaco Enio Pavone,
il Vice-Sindaco
Maristella Urbini e
l’intera città per il
grande affetto
dimostrato verso la sua
famiglia.
“Non è stato facile realizzare questa mostra
e mettere assieme circa 70 opere, di proprietà
pubblica e privata provenienti da tutto il
mondo, che rappresentassero, in maniera così
approfondita e completa, l’arte ed il sentire di
questi due maestri rosetani che, da sempre,
portano in alto il nome della nostra splendida
città” ha confermato, nel suo saluto, il
Sindaco di Roseto degli Abruzzi,
Enio Pavone.
“Per circa due mesi, fino al 14 febbraio
2016, sarà possibile visitare, gratuitamente,
questo stupendo omaggio che Roseto degli Abruzzi
ha voluto dedicare a Pasquale e Raffaello
Celommi: il mio personale auspicio è che in
tanti approfittino di questa occasione unica per
poter vedere, tutti assieme, questi capolavori e
che anche le scuole e tutti nostri ragazzi
vengano a scoprire un pezzo “nobile” della
rosetanità”.
Nel suo discorso introduttivo il primo cittadino
ha voluto dire grazie, a nome di tutta
l’Amministrazione, a quanti hanno reso possibile
questo evento unico nel suo genere e che si
candida a diventare uno degli eventi clou nel
panorama artistico e culturale abruzzese, ma non
solo, ovvero i vertici
Fondazione Tercas;
il Vice-Sindaco ed Assessore alla Cultura ed
alle Manifestazioni, Maristella Urbini, che
assieme a
Mario Giunco
è stata l’anima di questa iniziativa; la
Dott.ssa
Paola Di Felice
che ha curato l’allestimento della mostra; la
Cooperativa
Sociale “Lo Spazio delle Idee”;
Villa Paris e alla
famiglia Cingoli;
Giusi
Pascarelli
della Planner G che ha curato l’allestimento
dell’inaugurazione; gli enti pubblici ed i
collezionisti privati che hanno prestato,
gratuitamente, le proprie opere; la Dirigente
dell’Istituto “Moretti”,
Sabrina Del Gaone,
che ha messo a disposizione gli studenti
dell’indirizzo Turistico che si occuperanno
dell’accoglienza dei visitatori durante la
manifestazione.
“Finalmente Pasquale e Raffaello Celommi
tornano a casa – ha esordito, nel suo
saluto, il Vice-Sindaco ed Assessore alla
Cultura ed alle Manifestazioni,
Maristella Urbini
– siamo felici ed onorati per questo che è un
vero e proprio evento, una mostra unica nel suo
genere per la quantità e la qualità delle opere
esposte e per la loro completezza. Non è stato
facile ottenere talune di questi quadri, ma
quando abbiamo spiegato ai proprietari quella
che era la volontà dell’Amministrazione e
l’omaggio che si voleva rendere a questi grandi
artisti in occasione dell’Anno della Luce e
della Cultura proclamato dall’ONU per il 2015
tutti hanno acconsentito di buon grado.
Invitiamo tutti a venirla a visitare per poter
godere, a pieno, della grandezza e della bravura
di questi due maestri”.
Terminata l’inaugurazione ufficiale i presenti
sono stati accompagnati, per un’approfondita
visita guidata, dalla curatrice della mostra, la
Dott.ssa Paola Di Felice, che ha illustrato, una
per una, le opere dei pittori rosetani che sono
state posizionate nelle splendide sale di Villa
Paris. Come spiegato poi in sede di
presentazione nel corso dell’evento verrà
realizzato un
catalogo
approfondito della mostra,
a cura di un fotografo specializzato in opere
d’arte, che resterà nella storia e testimonierà,
anche per le future generazioni, questo
appuntamento unico.
Brevi cenni storici
ed artistici sugli autori
PASQUALE CELOMMI (Montepagano
1851 – Roseto degli Abruzzi 1928)
E’ considerato uno dei maggiori rappresentanti
della pittura abruzzese e italiana tra Ottocento
e Novecento. Per la sua abilità nel disegno fu
mandato a studiare all’Accademia di Belle Arti
di Firenze. Nel 1881, dopo il matrimonio con
Giuseppina Giusti (nipote del poeta Giuseppe
Giusti) e la nascita del primo figlio
Raffaello, che sarebbe diventato anche lui
valente pittore, tornò nel paese natale, dove
attese per tutta la vita alla sua attività
artistica, confortato da un sempre maggiore
successo di pubblico e di critica.
E’ definito il “pittore della luce” per gli
straordinari effetti che riesce a creare sulla
tela e che accrebbero la sua fama in Italia e
all’estero, dove sono conservate molte sue
opere.
Partecipò a importanti mostre, tra cui la II
Esposizione operaia di Teramo (1888) con “La
Vedetta” (“L’operaio politico”), la Colombiade
di Genova (1892) con “La lavandaia”, la LXVI
Esposizione di Belle Arti di Roma (1895) con “Il
ciabattino”, uno dei suoi capolavori,
l’Esposizione Umoristica del Carnevale di Roma
(1897) con “La canzone dell’amore”,
l’Esposizione Generale di Torino (1898) con “Il
mio gioiello.
Descrisse, con insuperata maestria, la vita dei
pescatori e dei contadini, le tradizioni
popolari, la fatica quotidiana di uomini e
animali in una natura ancora serena e
incontaminata.
Alla tematica religiosa sono dedicate due tele
di grandi dimensioni, di una luminosità
caravaggesca, “Le tre Marie” (“Crocefissione”),
conservata nella Chiesa di Santa Maria delle
Grazie di Teramo e “La Sacra Famiglia”,
conservata nella Chiesa di Santa Maria Assunta
di Roseto degli Abruzzi, insieme ad una lunetta
in rame, con l’immagine di Santa Filomena.
RAFFAELLO CELOMMI
(Firenze 1881 – Roseto degli Abruzzi 1957)
Figlio di Pasquale e della fiorentina Giuseppina
Giusti, qualche mese dopo la nascita fu portato
a Roseto. Ben presto seguì le orme paterne,
raggiungendo esiti originali in temi ormai
consacrati dalla tradizione (marine, scene
agresti, ritratti) trattati con notevole perizia
tecnica. |