ROSETO
DEGLI ABRUZZI,
17.6.2015 -
«Siamo
rimasti esterrefatti nel leggere i comunicati di
Pd e Abruzzo Civico Roseto in merito a quanto
accaduto nel corso dell’ultimo Consiglio
comunale. Infatti strumentalizzare, come loro
solito in maniera becera, l’assenza di un
Consigliere per motivi di salute è l’ennesima
dimostrazione della pochezza di idee e della
scarsa sensibilità, per non dire umanità, di
certi soggetti»
dichiara il Sindaco di Roseto degli Abruzzi,
Enio Pavone.
«Solo
i problemi di salute,
peraltro non preventivabili, che hanno
interessato un Consigliere di maggioranza hanno
fatto mancare il numero legale su di un
provvedimento, quello relativo al punto 3
(assegnazione di aree ad edilizia residenziale
pubblica - individuazione aree da cedere art. 2
comma 1 del “regolamento per la concessione del
diritto di superficie e per la cessione del
diritto di proprietà sulle aree destinate alla
Erp”), che tra l’altro era semplicemente un
elenco di aree destinate ad edilizia
residenziale pubblica
previsto già dal PRG del 1990 e da un
regolamento approvato, proprio dal Pd nel 2008»
sottolinea il primo cittadino rosetano.
«Pertanto
non c’è niente di “strano e sconosciuto”, ma
tutto è stato fatto in maniera lineare ed alla
luce del sole, come nostro costume –
prosegue il Sindaco Pavone – purtroppo però
devo riscontrare come, ancora una volta, la
scarsa sensibilità ed il menefreghismo
verso la collettività che la minoranza dimostra,
malgrado gli accordi presi in sede di Consiglio
da tutte le parti, ha portato a rinviare di
qualche giorno l’approvazione di un
provvedimento atteso da tempo da tutti noi e che
permetterà di calmierare i prezzi degli
immobili nella nostra città».
Il primo
cittadino ci tiene a sottolineare, anche se non
ve ne sarebbe bisogno, come la delibera
in oggetto sia perfettamente lecita e regolare
e che
«solo
delle persone in malafede hanno cercato di
creare “terrorismo politico” nei confronti di
alcuni consiglieri, facendo balenare l’idea che
alcuni organi amministrativi si volessero in
qualche modo arrogare poteri che non gli
spettano…niente di più falso! Infatti i poteri
di Consiglio, Giunta, Sindaco e Dirigenti sono
disciplinati dalle leggi e solo la legge li può
modificare, non certo il Consiglio comunale»
precisa il primo cittadino rosetano.
«L’Amministrazione
comunale che ho l’onore di guidare sta
procedendo in maniera decisa
cogliendo tutti gli obiettivi che si era
prefissata e che erano scritti nel programma
amministrativo
che sarà completato, come promesso alla
cittadinanza, entro maggio 2016. Ciò
– aggiunge il
Sindaco di Roseto degli Abruzzi – ci
permetterà di ripresentarci dinanzi agli
elettori con le “carte in regola”, chiedendo
ancora una volta di riporre in noi la propria
fiducia, cosa che certamente loro avranno
difficoltà a fare dopo anni di
opposizione inesistente nei fatti e nei
contenuti!
Proprio per questo comprendiamo il loro
nervosismo ed il fatto che si attacchino a
qualsiasi cosa pur di fare polemica, anche
perché continuano a barcamenarsi tra mille
difficoltà nell’individuare un candidato
credibile per la guida della nostra città,
mentre noi procediamo spediti centrando
importantissimi risultati per la città, da
ultimi lo smantellamento
dell’antenna-traliccio di Montepagano
e la partenza, in tempi brevi, della
raccolta differenziata su tutto il territorio…tutti
successi che li mettono dinanzi alle proprie
mancanze e li costringono a fare i conti con
quanto, in decenni di governo cittadino, non
sono riusciti a realizzare».
Tirato in
causa anche il Consigliere comunale
Alberto Caporaletti
ha voluto puntualizzare quanto accaduto:
«mi
spiace constatare che un problema
famigliare,
che mi ha costretto a lasciare in fretta e furia
in Consiglio, tanto da aver abbandonato in aula
anche la giacca ed alcuni effetti personali, sia
stato strumentalizzato dalle opposizioni, anche
perché, prima di dovermi allontanare dall’assise
so che era stato raggiunto un accordo,
tra tutte le parti, per votare assieme il punto.
Evidentemente però era troppo ghiotta, per
alcuni di loro, l’opportunità di
strumentalizzare questa vicenda per non
approfittarne, tanto da non farsi scrupolo di
rimangiarsi quanto deciso! A mio modo di vedere
si tratta di una vicenda molto grave sia a
livello politico che a livello umano». |