ROSETO DEGLI ABRUZZI, 29.5.2015 - Nei
giorni scorsi il Sindaco di Roseto degli
Abruzzi, Enio Pavone, si è recato presso il
Polo Liceale
“Saffo”
per salutare ed augurare buon lavoro ai ragazzi
della Scuola che hanno aderito al
laboratorio di archeologia,
già da tempo presente presso l’Istituto. Questo
ha come obiettivo quello di rendere consapevoli
i giovani di quanto sia importante
vivere la storia come
qualcosa di concreto
e non solo puramente teorico, e di quanto sia
“fragile e degno di tutela ed attenzione” il
nostro patrimonio archeologico.
Quest’anno il
laboratorio prevede l’azione conservativa
del mosaico romano
rinvenuto durante dei lavori di adeguamento del
piano stradale svoltisi lungo la Nazionale
Adriatica, all’altezza dell’incrocio di S.
Petronilla, nel 2009, tramite un intervento
pratico sulle porzioni di pavimento mosaicato
finalizzato al recupero delle malte originali,
al reintegro ed alla ricomposizione delle
tessere decoese al piano di allettamento
originale ed
interventi di pulitura.
Scopo
principale di questo intervento non è solo
quello del recupero del bene, ma anche di
istruire i ragazzi sull’utilizzazione delle
sostanze, sulle tecniche di fabbricazione e di
migliorare la loro manualità attraverso
interventi diretti sul bene
e sul rapporto tra i beni culturali e l’epoca
moderna.
Il progetto è
stato ideato e costruito dal “Saffo”, con il
supporto della Soprintendenza
Archeologica di Chieti,
e si è avvalso dell’aiuto fornito
dall’Amministrazione comunale rosetana che ha
provveduto a fornire operai e mezzi affinché il
bene fosse spostato dalla Villa Comunale, dove
giaceva da tempo, all’Istituto stesso nel quale
saranno i ragazzi a cercare di recuperarlo sotto
la guida della restauratrice della
Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo.
Per permettere
agli studenti di lavorare e di avere uno spazio
idoneo al lavoro la Presidenza dell’Istituto si
è adoperata presso la Provincia di Teramo
affinché venisse creato un laboratorio stabile
per l’allestimento del quale sono stati
utilizzati, in questa prima fase, tutti i fondi
ricevuti nel 2014 dalla Fondazione Tercas
che ha appoggiato l’iniziativa in un primo
momento ed i fondi messi a disposizione dalla
Scuola stessa e da un progetto europeo.
La visita del
primo cittadino è stata accolta con
entusiasmo dai ragazzi
che lavoreranno sul bene fino alla fine
dell’anno scolastico, con la speranza di trovare
fondi o materiali per riprendere l’esperienza il
prossimo anno. “E’ stato per me un piacere
dialogare con questi ragazzi ed i loro docenti
che avranno lo stimolante compito di restituire
alla nostra città un pezzo storico di così
grande valore ed importanza – sottolinea il
primo cittadino rosetano, Enio Pavone
– l’auspicio è che sia per loro una valida
esperienza formativa”. |