TERAMO,
10.8.2015 - La
RSU aziendale e le O.O.S.S. tutte si oppongono
con forza al ricorso presentato dall’IZS “G.
Caporale” al Giudice del Lavoro del Tribunale di
Teramo, con il quale si richiede la NULLITA’ del
contratto di lavoro, stipulato circa 7 anni
orsono (dallo stesso Ente), con 34 Laureati in
Medicina Veterinaria, Scienze Biologiche e
Chimica a copertura di 34 posti di “Tecnico
Laureato Addetto ai Laboratori”. In pratica
viene contestata la procedura di assunzione
tramite stabilizzazione adottata dall’IZS. Da
evidenziare che gli stessi dipendenti, ai quali
è stato notificato il provvedimento, vengono a
tutt’oggi impiegati in importanti attività a
livello Nazionale ed Internazionale. L’azione
giudiziaria avviata, che viene presentata
paradossalmente come atto dovuto a difesa dei 34
lavoratori, è invece un gravissimo atto ostile
contro dei dipendenti già pesantemente umiliati
che vedono la loro vita professionale, personale
e familiare praticamente congelata da anni a
causa di una qualifica, inesistente nel CCNL
Sanità, che non consente loro aspettativa
alcuna. Opinione della RSU è che l’azione
avviata rappresenti il solito “traccheggiare”
dell’attuale governance, tamponando anomalie
amministrative nel peggior modo possibile, non
tenendo conto delle conseguenze economiche e
psicologiche per i colleghi interessati e dello
sperpero di denaro pubblico utilizzato per il
pagamento dei numerosi pareri, consulenze e
mandati legali collegati a questa problematica.
L’azione dell’IZS non sembra affatto a “tutela
dei dipendenti”; viene infatti chiesta la
NULLITA’ del contratto di lavoro e ciò significa
che se dovesse essere accolta la richiesta, la
loro posizione si azzererebbe con effetto
retroattivo con ogni possibile conseguenza. La
nullità del contratto è peggiore del
licenziamento i cui effetti decorrono dal
momento in cui viene intimato e non quindi
retroattivamente come la prima (NULLITA’). La
RSU Aziendale e le O.O.S.S. tutte condannano,
inoltre, l’assoluto immobilismo che ha
caratterizzato l’operato dell’attuale
Amministrazione circa questa ed altre
problematiche, apportando gravi danni all’ IZS.
Era questa veramente l’unica strada
percorribile? E ci chiediamo: è veramente quella
giusta…? Sembra più un atto di autotutela sul
proprio non-operato, piuttosto che un atto
dovuto a salvaguardia degli interessi dei 34
colleghi , come sbandierato sui media.
Soprattutto perché avviene dopo le recenti
denunce del Consiglio di Amministrazione e del
Collegio dei Revisori e dopo che
l'Amministrazione, per ben tre anni, ha
disatteso ogni richiesta di intervento o tavolo
di concertazione che RSU, OOSS e i diretti
interessati hanno intentato per risolvere la
problematica. |