TERAMO,
8.9.2015 -
“Dedicato
ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai
piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose
in modo diverso. Dedicato agli artisti, agli
scrittori, ai registi, agli studiosi che si sono
cimentati attraverso intelligenze e linguaggi
differenti sulla follia”.
Dall'11 al 14 settembre, quattro giorni di
incontri, convegni ed eventi a Teramo per
riflettere e indagare su uno dei temi più
controversi del pensiero umano. Scienza, arte,
filosofia, storia, cinema e letteratura saranno
i sei “contenitori” del primo Festival italiano
dedicato al tabù della follia, per cercare di
recuperare il suo aspetto creativo – la capacità
di rottura degli schemi e di modificare il reale
– ma anche di approfondire il lato
medico-terapeutico, i più recenti approcci alla
malattia mentale e i tentativi di intendere la
follia come risorsa e opportunità, non solo come
oggetto di cura.
Tra gli ospiti della prima edizione del
Festival, il giornalista e scrittore Marcello
Veneziani, il regista e produttore Pupi
Avati, il critico d’arte Vittorio Sgarbi,
lo scrittore e interprete Paolo Nori, lo
psichiatra e sociologo Paolo Crepet.
Il
programma completo del Festival è stato
presentato questa mattina nella Sala consiliare
del Comune di Teramo dal sindaco di Teramo Maurizio
Brucchi, dall’assessore alla Cultura di
Teramo, Francesca Lucantoni, dal
vicepresidente della Fondazione Tercas, Vincenzo
De Nardis, dal prorettore vicario e docente
della Facoltà di Bioscienze dell’Università di
Teramo, Prof. Dino Mastrocola e
dagli ideatori e gli organizzatori del Festival.
Durante la
conferenza stampa è intervenuto anche l'attore e
artista teramano Piergiuseppe Di Tanno
con una performance a sorpresa
dell’"Enrico IV" di Pirandello (l’artista sarà
tra gli ospiti del Festival)
IL FESTIVAL DELLA
FOLLIA -
Il Festival della Follia nasce da
un’intuizione di Marcello Veneziani (con il
patrocinio tra gli altri del Museo della
Follia di Mantova) e ha come luogo simbolo e
“ispiratore” l’ex Ospedale Psichiatrico di
Teramo, tra i più grandi e conosciuti
manicomi dell’Italia centro-meridionale
(la struttura nacque nel
1323 come ospedale di Sant’Antonio Abate, nel
‘900 fu “abitata” da circa 1.400 internati prima
di essere chiusa definitivamente nel 1998 per
effetto della Legge Basaglia). Storie,
testimonianze e “voci” di chi ha vissuto
l’edificio hanno fatto da sfondo alla ricerca
storica e ancora oggi costituiscono un
patrimonio della memoria della città abruzzese.
Il Festival parte appunto da questo legame per
offrire una riflessione a tutto campo sui tanti
volti della follia.
IL PROGRAMMA –
La prima edizione è articolata in
sei sezioni (Storia, Scienze, Filosofia,
Cinema, Letteratura e Arte). La rassegna sarà
inaugurata venerdì 11 settembre alle
16.30, all’Auditorium San Carlo del Museo Civico
Archeologico “F. Savini” (via Dèlfico 30) con la
tavola rotonda “Storia di un manicomio”.
Esperti, storici e rappresentanti delle
istituzioni si confronteranno su progetti e idee
sul recupero e la valorizzazione dell’ex
manicomio, da anni al centro del dibattito
pubblico per restituire alla struttura da 30mila
metri quadrati (di proprietà della Asl di
Teramo) una nuova destinazione funzionale.
In
esposizione, sempre presso il Museo Civico
Archeologico F. Savini, la mostra documentaria
“L’anomalia del sentimento” realizzata
dalla Soprintendenza Archivistica per
l’Abruzzo nell’ambito del progetto “Carte da
legare” promosso a livello nazionale dalla
Direzione generale per gli archivi del MIBACT
per salvaguardare il patrimonio documentario
degli ex ospedali psichiatrici. I 12 pannelli
costituiscono un percorso espositivo volto a
sintetizzare e documentare la storia dell’ex
Ospedale Psichiatrico di S.Antonio Abate.
Alle ore 18 è in programma l’opening della
mostra d’arte contemporanea “Qui solamente
pochi, forse neppure i veri”, allestita
negli spazi esterni dell’ex Ospedale
Psichiatrico e curata da Giuliana Benassi.
La mostra (che nel titolo cita proprio
l’epigrafe posta all’ingresso della struttura)
raccoglie i lavori di sette artisti diversi tra
loro per linguaggio e generazione (Vincenzo
Core & Fabio Scacchioli, Paolo di Giosia,
PierGiuseppe Di Tanno, Emiliano Maggi e Corrado
Sassi e Fabrizio Sclocchini) che spazieranno
dalla scultura alla fotografia, dalla
performance alla video installazione. La mostra
sarà aperta al pubblico dalle ore 10-13 e 16-20,
nei giorni di durata del Festival (Ingresso Via
del Baluardo. Le visite alla mostra saranno a
gruppi di max. sette persone alla volta.
Abbigliamento consigliato: scarpe chiuse,
pantaloni). In serata (ore 21) l’Auditorium San
Carlo ospiterà l’incontro dello psichiatra e
sociologo Paolo Crepet su “Eros e
Follia” e il legame tra amore, erotismo e
psiche.
La “follia al femminile:
dall’esclusione alla cura”
sarà invece il tema del convegno scientifico che
aprirà la seconda giornata del festival (ore
10.00, Auditorium San Carlo). Ad aprire il
convegno il Prof. Nicola Serroni,
Direttore UOC Centro di Salute
Mentale ASL Teramo.
Tra i relatori, gli psichiatri
Cesario Bellantuono,
Domenico De Berardis, Massimo Di
Giannantonio, Giovanni Martinotti, Giampaolo
Perna, Alessandro
Valchera, che
approfondiranno gli aspetti psicologici della
figura femminile oscillante tra l’immagine
idealizzata “materno-sacrificale” e quella,
spesso svalutata, erotico-diabolica. Alle 18.00
(Auditorium San Carlo), sarà invece il
giornalista Marcello Veneziani a guidare
il pubblico in un originale excursus sul
pensiero di alcuni tra i principali poeti e
filosofi “folli” della storia.
Dalla letteratura all’arte, il testimone passerà
al critico d’arte Vittorio Sgarbi che
domenica pomeriggio (ore 18.00, Auditorium San
Carlo) – alla luce della sua geniale intuizione
di ideare e curare un Museo della Follia a
Mantova – approfondirà l’influenza della
follia nella storia dell’arte. A seguire (ore
20.30), per la sezione Cinema, sarà proiettato
il toccante e delicato film “Il papà di
Giovanna” del regista e produttore Pupi
Avati che sarà presente in sala e
parteciperà al termine della proiezione al
dibattito sulla “follia” nel mondo del cinema.
L’ultimo incontro tematico della prima edizione
del Festival è lunedì 14 alle 18 (Laboratorio
L’ARCA, largo San Matteo): a Teramo arriva lo
scrittore e interprete Paolo Nori,
curatore tra l’altro dei “Repertori dei matti”
della città di Bologna e della città di Milano
(Edizioni Marcos y Marcos). Un’occasione per
tracciare i primi elementi di un “Repertorio dei
matti” anche di Teramo.
EVENTI
COLLATERALI - Durante il Festival il
centro di Teramo ospiterà altri eventi
collaterali che avranno come filo conduttore la
“follia” e il suo valore creativo ed artistico.
Sabato 12 alle 17.00, nella Piazzetta del Sole,
si terrà lo spettacolo per bambini “La favola
di Biancaneve” a cura della Cooperativa
Onlus Filadelfia. Alle 19 invece il centro
cittadino scoprirà i ritmi “folli” del
“Tramonto tra matti” con performance
danzanti e musicali a cura di Mousike. Nelle
giornate di sabato (intera giornata) e domenica
(ore 9-12), infine, la Cooperativa Filadelfia
allestirà nella Piazzetta del Sole un “mercatino
sociale” di opere artigianali. La
partecipazione a tutti gli eventi del festival è
gratuita.
PARTNER E INFO
– La prima edizione del Festival della Follia è
promossa e organizzata dalla Cooperativa 3 M,
con il contributo della Fondazione Tercas
e il patrocinio della Città di Teramo,
della Ausl 4 di Teramo, dell’Università
degli Studi di Teramo, del Museo della
Follia di Mantova. La direzione artistica è
a cura di Federica Veneziani, Gianluca Veneziani
e Giusi Pasculli, in collaborazione con la Neo
Comunicazione di Teramo.
Per
informazioni e contatti:
www.festivaldellafollia.it –
info@festivaldellafollia.it
LE
DICHIARAZIONI
Sindaco di Teramo,
Maurizio Brucchi
Un festival della
Follia, a Teramo. L’idea mi è parsa da subito
interessante e degna di essere attuata. La
storia della nostra città è infatti permeata
dalla presenza tra le sue mura di un ospedale
che, nel corso dei secoli, ha risposto ad attese
e necessità di chi era stato colpito da tale
affezione; e accanto a tale risposta, dal mondo
scientifico e medico, erano giunti i contributi
significativi, importanti, fondamentali, basati
sullo studio e sulla conoscenza empirica della
patologia.
E poi, follia.. se
vogliamo intendere questa parola come metafora
per indicare qualcosa che sfugge dalla
consuetudine, un atteggiamento che rimanda ad
una particolare capacità creativa, un modo di
essere e sentire singolare e precipuo, credo che
essa possa attanagliarsi alla nostra città. Dico
questo con amore e con compiacimento: la follia,
intesa come positiva stravaganza, come
originalità e leggerezza del vivere, un po’ ci
appartiene, quasi avessimo un DNA comune che
identifica l’indole collettiva in tale
originalissimo stile.
Ecco allora, che
il festival della Follia, può trovare proprio a
Teramo la sua ragion d’essere. Per di più, come
in questo caso, se è concepito ed organizzato
con rigoroso spirito scientifico, con
intelligente finalità speculativa, con
meritevole intento divulgativo.
Il Comune fa
propria, pertanto, tale iniziativa; che tra
l’altro si inserisce a buon titolo tra le
manifestazioni di eccellenza, degne di avere
adeguato successo e sicuro futuro.
Assessore alla
cultura, Francesca Lucantoni
Il festival della
follia è davvero un evento, non solo per la
nostra città. La natura culturale che lo
sostanzia, affonda le proprie radici nelle
ragioni storiche facili da riscontrare; ma è la
sua capacità di riferirsi al presente, che pone
il festival in una dimensione profonda e
coinvolgente, tanto da aver già suscitato
particolare interesse, anche al di fuori
dell'ambito locale e in ambienti di
considerevole spessore.
L'articolazione
della manifestazione è particolarmente efficace;
convegni, incontri, mostre, concerti, sono
tasselli di un mosaico che vuole offrire una
rappresentazione ad ampio raggio di una
dimensione umana, appunto passata e presente,
per certi versi ancora molto da comprendere.
L'assessorato alla
cultura del Comune di Teramo, ha aderito con
entusiasmo e convinzione alla proposta, proprio
per il taglio e per lo stile che gli ideatori
hanno voluto ad essa assegnare. Nel ventaglio
delle manifestazioni che si susseguono nella
nostra città, questo festival si inserisce con
speciale rilievo e arricchisce di preciso
significato un cartellone che, di anno in anno,
deve profilarsi con una chiara e crescente
identità.
Su questa strada
l'assessorato continuerà a operare, nella
convinzione che proprio la valorizzazione della
storia e delle caratteristiche che hanno
sostanziato nei secoli il profilo culturale di
Teramo sia la carta vincente per una
riappropriazione completa dell'identità da parte
dei cittadini; e per una collocazione della
città oltre l'ambito locale, consona alle sue
reali dimensioni.
Festival della Follia (Teramo, 11-14 settembre
2015)
www.festivaldellafollia.it
Mail:
stampa@festivaldellafollia.it
Cell. 3804165649 |