TERAMO,
21.2.2015
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Dal Wwf Teramo
riceviamo e
pubblichiamo:
La stagione
balneare è alle porte e, mentre quasi tutti sono
distratti da altre faccende, qualcuno inizia a
preoccuparsi dello stato delle spiagge.
Come ormai
accade da diversi anni, materiale di ogni tipo,
quasi mai di origine naturale, si sta
accumulando sulla battigia.
Ma chi è il
colpevole delle montagne di rifiuti che invadono
le nostre spiagge e, purtroppo, i nostri
fondali? Non, come qualcuno arriva
incredibilmente ad affermare, le associazioni
ambientaliste che hanno solo un ruolo di
denuncia e di collaborazione, non certo
istituzionale; non la natura matrigna che
restituisce semplicemente quello che noi
buttiamo; non solo qualche criminale che sversa
materiale inquinante nei nostri fiumi.
No, il vero
colpevole è l’indifferenza. L’indifferenza delle
nostre Istituzioni che, tra pianificazioni
strategiche, contratti di fiume, patti ed
accordi vari, si sono dimenticate che sulle
sponde dei nostri fiumi giacciono, ben note, ma
(colpevolmente o incoscientemente) dimenticate,
delle autentiche bombe ecologiche che
continuano, lentamente ed inesorabilmente, ad
inquinare i nostri fiumi ed il nostro mare.
È il caso
della discarica di Coste Lanciano sul Tordino
nel Comune di Roseto degli Abruzzi, che ad ogni
pioggia appena più copiosa del solito, viene
erosa dal fiume che porta in mare plastica e
rifiuti pericolosi di ogni genere, considerato
che all’epoca in cui fu realizzata questa
discarica, non esisteva la raccolta
differenziata, e nei rifiuti finivano pile,
vernici, materiali chimici, ecc...
Ma Coste
Lanciano non è l’unica fonte di inquinamento.
Altre discariche, anch’esse note alle Autorità,
costellano i nostri territori, avvelenando terra
e acqua.
Ma forse per
qualcuno è meglio far finta di non vedere, non
intervenire con azioni concrete, non individuare
fondi adeguati per risolvere il problema una
volta per tutte.
Intanto
giugno si avvicina e quando andremo al mare
assisteremo al solito balletto dei bollettini
ARTA sull’inquinamento, si griderà allo scandalo
con un rimpallo di responsabilità patetico e
ipocrita. E se invece, almeno per una volta, si
agisse in maniera più seria?
Del resto il
problema è noto, la soluzione anche. Cosa
aspettiamo?
Claudio Calisti
Presidente WWF Teramo |