TERAMO, 17.2.2015 -
Quante volte
capita nelle nostre città di vedere intere
alberature distrutte da tagli indiscriminati
fatti passare per potature?
E quante volte le
stesse piante su cui si è intervenuti in maniera
così dissennata dopo poco tempo vengono
abbattute perché ormai incapaci di riprendersi?
Il WWF Teramo,
che continuamente riceve segnalazioni al
riguardo da parte di cittadini, ha inviato una
nota a tutti i Sindaci dei Comuni della
provincia per raccomandare maggiore attenzione
negli interventi di potatura che periodicamente
vengono condotti.
Nella nota,
indirizzata anche all’Amministrazione
Provinciale di Teramo ed al Comando provinciale
del Corpo Forestale dello Stato, l’Associazione
ha evidenziato il valore culturale, ambientale e
paesaggistico delle alberature di tutto il
territorio provinciale quale patrimonio della
collettività meritevole di tutela e
conservazione.
Gli alberi ed il
verde urbano, sia in spazi pubblici che privati,
producono numerosi “servizi ecosistemici” per la
cittadinanza, contribuendo a ridurre
l’inquinamento ed il rumore, migliorando il
microclima e perfino incidendo sul bilancio
energetico delle nostre case, con positivi
effetti sui cambiamenti climatici.
Le piante -
compresi cespugli e siepi - devono quindi essere
tutelate, valorizzate e gestite con cura,
incrementandone la presenza dove possibile.
I benefici
offerti dalle piante sono direttamente
proporzionali al volume delle loro chiome, per
cui se gli alberi vengono potati in modo non
corretto, la loro efficacia diminuisce
moltissimo.
Con i tagli
indiscriminati effettuati si perdono le funzioni
ricreative, di abbellimento del paesaggio,
nonché la possibilità di rifugio avifauna ed
altra fauna minore.
Effettuare
potature in piena primavera o in estate, ad
esempio, significa compromettere la vita stessa
dell’albero ormai in piena fase vegetativa. Le
potature sono interventi da pianificare per la
stagione tardo autunnale ed invernale, ma che,
probabilmente per ragioni economiche, non
vengono mai eseguite nella stagione giusta.
E
qualsiasi intervento di potatura della
vegetazione, quando necessario per la salute
degli alberi o per reali motivi di sicurezza,
dovrebbe essere effettuato salvaguardando le
specie nidificanti presenti ed evitando di
arrecare loro disturbo nel periodo riproduttivo
e dell’involo.
La primavera e
l’estate (in particolare da marzo a
luglio)rappresentano le stagioni più importanti
per la vita degli animali selvatici in quanto
coincidono con la fase riproduttiva a cui poi
segue una fase altrettanto delicata nel corso
della quale i nuovi nati devono affrontare
numerose difficoltà in un ambiente molto spesso
profondamente diverso da quello naturale.
I tagli e le
potature comportano problemi non solo per le
piante interessate, ma anche per tutte le aree
verdi delle immediate vicinanze: il disturbo ed
il rumore, infatti, determinano l’abbandono dei
siti di nidificazione e di riproduzione vicini.
In passato nei
comuni era presente personale che sapeva come
gestire la vegetazione: oggi tutto questo è
scomparso e spesso gli interventi vengono
effettuati senza alcun supporto tecnico da parte
di esperti.
Per il WWF è
necessario invertire la rotta: una corretta
gestione del patrimonio arboreo rappresenta un
modo per rendere le nostre città più belle oltre
che un modo per risparmiare denaro poiché una
buona cura fa evitare di spendere denaro
pubblico per successivi interventi riparatori e
nuove piantumazioni. |