TERAMO,
17.7.2015 -
L'inaugurazione
del nuovo tratto di pista ciclabile di
Giulianova riporta l'attenzione sul progetto
regionale Bike To Coast, collegamento ciclabile
che dovrebbe unire Martinsicuro a San Salvo,
finanziato con fondi FAS dalal Regione Abruzzo.
Purtroppo, a meno
di sei mesi dalla scadenza per l'affidamento dei
lavori, pena la perdita dei finanziamenti, ci
sono ancora moltissime criticità, che rischiano
di vanificare parti del progetto, e qualche
comune non ha ancora deciso dove dovrà passare
la pista di sua competenza.
Ma al di là dei
fondamentali aspetti infrastrutturali vogliamo
sottolineare come una pista ciclabile, seppure
estesa per 131 km, da sola non basta per creare
una Regione a misura di bicicletta. Il fatto che
alcuni comuni utilizzino, in determinati giorni
della settimana, la sede della ciclovia per
istallarvi mercatini o organizzarvi
manifestazioni che nulla hanno a che fare con la
mobilità ciclistica, fa capire come non ci sia,
in Abruzzo, ancora la cultura dell'uso della
bicicletta come mezzo di trasporto o occasione
di sviluppo del territorio, anche a fini
turistici.
Inoltre le piste
ciclabili esistenti sono spesso utilizzate dai
pedoni, o addirittura da veicoli a motore, senza
che ci sia una vigilanza adeguata da parte delle
forze dell'ordine.
I cicloturisti
stranieri sono abituati, a casa loro e nel nord
Italia, a trovare percorsi ciclabili ampi e
continui, privi di ostacoli, dotati di servizi e
di strutture di supporto (bicigrill, fontanelle,
segnaletica adeguata, intermodalità con treno e
bus, strutture ricettive dedicate, ecc.), di
città a misura di pedone e di ciclista, da poter
visitare in sella alle loro biciclette, con
cicloparcheggi sicuri e percorsi, anche su
strade a traffico veicolare, resi sicuri da
semplici accorgimenti di moderazione del
traffico.
Da noi si crede,
erroneamente, che realizzare qualche km di
ciclabile, senza neanche riuscire a coordinare i
vari progetti per tipologia, materiali e colori,
possa attirare migliaia di turisti o risolvere i
problemi di traffico dei centri urbani.
Le infrastrutture,
ripetiamo, sono fondamentali, ma se non si
assiste ad un cambio radicale di mentalità,
soprattutto a livello politico e amministrativo,
temiamo che anche la pista ciclabile più bella
del mondo non riuscirà a far fare all'Abruzzo il
necessario passo avanti per mettersi al passo
con il resto d'Europa.
CCiclAT -
Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano
FIAB MTB Teramo |