PESCARA,
7.5.2015 -
Sabato 9 Maggio 2015 alle ore
21, presso il teatro Sant'Andrea di Pescara,
andrà in scena lo spettacolo teatrale comico
“ROMEO GIULIETTA”, per la regia e con
l'interpretazione di Franco Spadaro, attore
regista e produttore. Gli spettatori saranno
coinvolti come protagonisti della scena: attori,
insomma, di una rappresentazione che da tragica
si riscopre comica.
L'evento è
organizzato dall’associazione di volontariato
Willclown Pescara Onlus, con il contributo e il
sostegno della COOP Adriatica e del Centro
Servizi Volontariato di Pescara.
Sarà una serata, all'insegna del
divertimento, della raccolta fondi, della
comicità e dello scambio, perché, come spiegano
gli organizzatori, "ridere è una cosa seria!".
La serata è destinata infatti a raccogliere
fondi per riacquistare il CLOWNBUS che è stato
rubato all'associazione WillClown più di un anno
fa e di cui l'associazione vorrebbe dotarsi il
prima possibile, per poter tornare a portare
sorrisi.
Oltre a trascorrere una serata
divertente, per chi lo volesse, ci sarà anche la
possibilità di conoscere meglio le attività che
l'associazione svolge da quasi 10 anni, a
beneficio delle persone sofferenti a Pescara e
provincia, nei reparti di pediatria e di
trapianti del midollo osseo dell'ospedale civile
di Pescara, nel centro anziani della Casa
Nazareth, con i disabili dell'istituto San
Orione e nelle case famiglia. "Vi
aspettiamo a teatro un po' prima dello
spettacolo, alle 19,30 per un momento speciale
che abbiamo chiamato STAPPA UN SORRISO: un
aperitivo divertente da prendere insieme (in
cambio di un' offerta), per scambiare quattro
chiacchiere e otto risate assieme a noi di
Willclown",
fanno sapere dall'associazione.
Ma cos’è WillClown Pescara?
Un'associazione di volontariato, una onlus
operante dal 2006 in diversi ambiti di
sofferenza e di malattia. Si ispira alla
filosofia di Patch Adams, inventore della
Clownterapia nel mondo; crede fortemente al
concetto che non si cura la malattia, ma la
persona ed è con questo spirito che si approccia
a coloro che incontra, donando sorrisi, momenti
di allegria e note di colore alle fasi scure e
tristi che la vita a volte riserva, offrendo un
naso rosso e una mano, per condividere un pezzo
di strada insieme, sempre con la delicatezza e
il rispetto dell'altro che caratterizzano i
volontari.
Oggi
l'associazione conta circa un centinaio di
clowndottori, preparati con il metodo formativo
Willclown, un corso che dura circa un anno,
perché per fare del bene bisogna farlo bene...
I volontari
operano gratuitamente e ricevono in cambio
l'affetto e il sorriso delle persone che
incontrano lungo il loro cammino, con la
speranza di diventare sempre di più.
Per info e
prenotazioni spettacolo teatrale contattare il
numero 392 0360534
SCHEDA ARTISTICA
DELLO SPETTACOLO
Franco Spadaro,
attore regista e produttore, esperto di tecnica
teatrale, si è formato con Marco Paolini, il
Teatro dell’Oppresso, Gary Brackett del Living
Theatre, Henry Mbugua Aeneah Amin Ochaka e il
gruppo Super Mambo sull’espressione circense. Ha
portato in scena testi di Ray Cooney (“Se devi
dire una bugia dilla grossa”), spettacoli per
ragazzi, testi comici (“Tutti Esauriti" da
Rumori fuori scena” di Michael Frayn), “’700
Barese”, una fedele traduzione delle Baruffe
Chiozzotte di C. Goldoni (oltre 647 repliche).
Ha realizzato una Star trash Sit Com televisiva
per TeleNorba (“Vicini di Casa”).
“Romeo Giulietta”
è una rielaborazione della celebre commedia
shakespeariana. Per mettere bene in scena
un’opera di Shakespeare - scriveva Jan Kott, uno
dei suoi più autorevoli studiosi - occorre
necessariamente tradirlo. “Noi lo abbiamo
tradito con il massimo rispetto”, dichiara
Spadaro.
Gli attori
rendono protagonisti gli spettatori, facendo
loro interpretare la vicenda, ora nei panni di
Benvolio, ora in quelli di Mercuzio, del rude
Tebaldo, della madre di Giulietta e nei panni di
Frate Lorenzo. Gli attori dialogano, scherzano e
combattono tra loro in una sorta di lezione
aperta, smussando gli aspetti tragici senza
perdere però spessore negli spunti di
riflessione. Anche gli aspetti lirici dello
sfortunato e grande amore tra i due giovani
vengono teneramente esaltati e resi percepibili
appieno. Perché Romeo e Giulietta non è solo una
storia d’amore: è piuttosto un urlo contro le
guerre, gli odi, le intolleranze e i pregiudizi;
ed è un’occasione per avviare un dibattito su
quanto accade intorno a noi, passando attraverso
la percezione del sé con il linguaggio del
corpo.
La tragedia di Shakespeare è
stata più volte “tradita”. Qualcuno ha
sostituito la rivalità tra Montecchi e Capuleti
con quella tra ebrei e palestinesi, tra
cristiani e musulmani o tra appartenenti a
gruppi etnici e culture diverse. In questa
trasposizione sempre prevale il valore di fondo
dell’opera: la condanna della ferocia e
dell’assurdità degli antagonismi e l’invito a
sfrondarli fino alle radici.
Lo spettacolo invita a riconoscere la matrice
dell’intolleranza. Colpisce il cuore e la mente,
la sensibilità e l’intelligenza del pubblico
attraverso abili “tradimenti”, portatori di un
unico messaggio di condanna all’odio e alla
violenza.
Da Anna di Giorgio |