L'AQUILA,
10.8.2015 –
«Ancora ritardi da parte
della Regione Abruzzo. Questa volta a farne le
spese tutti quei giovani che hanno visto nel
progetto Garanzia Giovani una possibilità
concreta per inserirsi all’interno del mondo del
lavoro e poter disporre di un, sia pur minimo,
reddito mensile».
Questo il commento del Consigliere regionale del
M5S, Riccardo Mercante, nel constatare
l’ennesimo episodio di malfunzionamento
dell’azione amministrativa regionale.
«Lo scorso 28 luglio – ha spiegato Mercante – ho
inviato ai responsabili del programma Garanzia
Giovani una richiesta di informazioni circa le
ragioni del mancato pagamento dei rimborsi
dovuti ai tirocinanti e previsti nell’ambito del
programma stesso; richiesta che, però, fino ad
oggi, non ha avuto riscontro alcuno. Il
programma Garanzia Giovani
dovrebbe, secondo gli intendimenti della
Regione, essere finalizzato a combattere la
disoccupazione giovanile, favorendo l’ingresso
nel mondo del lavoro di giovani disoccupati ed
accompagnandoli, attraverso un percorso di
orientamento, formazione e sostegno, nella
ricerca di un’occupazione definitiva. Tali
obiettivi, in realtà, sono rimasti lettera
morta, visto che agli svariati tirocinanti e
stagisti non è stato ancora corrisposto alcun
emolumento o compenso in barba a quanto previsto
nel programma ed a tutti i proclami
dell’Assessorato al lavoro. Così, mentre la
Regione continua a pubblicare avvisi ed annunci
nei quali viene espressa grande soddisfazione
per i progetti avviati e i nuovi finanziamenti e
servizi da erogare ai giovani in cerca di
lavoro, i tirocinanti sono ancora in attesa di
ricevere i rimborsi per il lavoro fino ad ora
svolto e costretti a subire, in alcuni casi,
persino la beffa di dover anticipare tutte le
spese necessarie per raggiungere il luogo di
lavoro. Una situazione di certo non confortante
che rischia di trasformare un progetto nato per
favorire l’inserimento lavorativo dei giovani
disoccupati in un escamotage per le aziende di
disporre di manodopera a costo zero e di
spingere, conseguentemente, i vari tirocinanti
ad abbandonare il percorso intrapreso.
Purtroppo nessun supporto - ha concluso
Mercante – viene
fornito dalla Regione che, in un continuo
rimpallo di responsabilità con l’Inps,
giustifica il proprio operato con la scusa di
alcune lacune nel deposito della documentazione.
Una mancanza di chiarezza e trasparenza da parte
dell’Assessorato al Lavoro e degli Uffici
regionali che cela, molto, probabilmente,
un’incapacità a risolvere i vari problemi legati
alla concreta realizzazione del programma e che
spiegherebbe, anche, il perché, ad oggi, nessuna
risposta sia stata data alla mia richiesta di
chiarimenti. Peccato che a subirne le
conseguenze siano i giovani, già costretti,
tutti i giorni, a fare i conti con la mancanza
di un lavoro e le conseguenti difficoltà della
vita quotidiana». |