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REGIONE 2015

 

Air-gun: Approvata la risoluzione di M5S per lo stop

 

L'AQUILA, 24.6.2015 – Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato, nella seduta di martedì 23 giugno, all’unanimità, la risoluzione urgente diretta a contrastare l’attività di ricerca e prospezione di idrocarburi nel mare Adriatico da parte della società del Regno Unito, Spectrum Geo Ltd, presentata dal Capogruppo del M5S, Riccardo Mercante. La richiesta di Mercante, diretta a sollecitare la Regione a presentare ricorso al Tar, è stata depositata due settimane fa, subito dopo la pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Ambiente dello scorso 3 giugno, con il quale è stata dichiarata la compatibilità ambientale dei progetti della Spectrum, e discussa nella prima seduta utile del Consiglio regionale, posticipata dal 16 al 23 giungo a causa del forfait del Presidente D’Alfonso e di alcuni membri della maggioranza.

«Si tratta di un risultato molto importante – ha spiegato Mercante – che va ad aggiungere un altro tassello, dopo la presentazione dei ricorsi contro i decreti di autorizzazione dei giacimenti di Poggiofiorito e della Val Vibrata, ai risultati ottenuti dal nostro Gruppo consiliare per la tutela del territorio abruzzese e che si colloca lungo la stessa linea, proseguendone il lavoro, tracciata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle nella lotta contro lo Sblocca Italia e le sue esecrabili disposizioni a favore della petrolizzazione. Questa volta il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato l’attività di ricerca di idrocarburi nel sottosuolo marino tramite la tecnica dell’air-gun, che sappiamo essere pericolosissima per la fauna e la flora marina oltre che dannosa per l’economia abruzzese, basata prevalentemente sul turismo e la pesca. L’ennesimo atto scellerato del Governo Renzi che rischia di distruggere il mare Adriatico trascinandolo verso la deriva petrolifera a vantaggio esclusivamente della grandi multinazionali del petrolio.

Sono molto soddisfatto, poi – ha precisato Mercante – per la rapidità con la quale siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo. I tempi per la presentazione del ricorso al Tar sono strettissimi e si rischiava, con i rinvii delle sedute consiliari, di non riuscire a fare in tempo. Inoltre la risoluzione è stata approvata con il consenso dell’intero Consiglio regionale ed ha trovato piena condivisione anche tra la maggioranza che ha firmato, compatta, il mio documento. Una presa di posizione, quella della Giunta e degli altri Consiglieri della coalizione dalfonsiana, che si pone in netta contrapposizione con la linea politica del Governo nazionale e che spero non sia frutto di una mera posizione di facciata, diretta solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini abruzzesi che li hanno votati, ma sia effettivamente fondata sulla volontà di tutelare e preservare la nostra Regione.

Adesso la questione – ha concluso Mercante -  verrà trasferita nelle aule giudiziarie e mi auguro si possa concludere il prima possibile con il divieto di ricerca e prospezione nelle acque del mare Adriatico. Noi Consiglieri del Movimento 5 Stelle continueremo a vigilare ed a contrastare ogni atto che possa metter in pericolo il nostro territorio ed i cittadini abruzzesi. Di certo il nostro impegno in tal senso sta condizionando l’attività di questo Governo regionale e sta portando ad ottimi risultati».

   
 

Il Capogruppo M5S

Cons. Riccardo Mercante

 

La risoluzione urgente era stata presentata il 12 giugno scorso per ricorrere al Tar che il decreto del Ministero dell’Ambiente con il quale è stato dato il via libera alla ricerca di idrocarburi tramite l’utilizzo della particolare tecnica  su una porzione vastissima del mare Adriatico, compreso il tratto adiacente l’intera costa abruzzese.

 

 

 

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