L'AQUILA,
29.9.2015 –
“Uno strano accordo
quello siglato tra la maggioranza, il centro
destra ed il gruppo misto di Leandro Bracco che
non fa altro che confermare una facile tendenza
trasversale al compromesso più spicciolo anche
laddove si tratti di introdurre una norma, come
la famigerata ghigliottina, che cancella, in un
sol colpo, ogni forma di democrazia nella nostra
Regione”.
Con queste
parole il Vice Presidente della Giunta per il
Regolamento, il Consigliere del M5S, Riccardo
Mercante, ha espresso il suo disappunto al
termine della riunione odierna convocata per
discutere della norma Balducci/D’Alessandro
diretta a modificare il Regolamento del
Consiglio con l’attribuzione alla maggioranza
della facoltà di privare le opposizioni di
qualsivoglia possibilità di intervento in merito
all’approvazione di leggi e provvedimenti.
“Il fatto che i
Consiglieri di centro destra – ha commentato
Mercante – abbiano definito un successo un
accordo che riproduce, senza differenze
sostanziali, una norma che va a cancellare, di
fatto, ogni possibilità per le minoranze
consiliari di partecipare, in via diretta, alla
attività di governo, è veramente sorprendente.
Altrettanto sorprendente che abbiano
dimenticato, nel corso della seduta odierna
della Giunta, presentando un emendamento che
pretendeva di legittimare violazioni al
principio democratico a patto che fossero
numericamente limitate, di aver firmato e
condiviso quel documento. Un documento
approvato, poi, quest’oggi, a maggioranza,
grazie anche all’astensione del centro destra e
del gruppo misto di Bracco che ha reso vano ogni
tentativo di opposizione da parte del Movimento
5 Stelle e che, purtroppo, potrà portare, nella
prossima seduta del Consiglio, alla introduzione
definitiva di una delle norme più ingiuste e
vergognose che la Regione Abruzzo abbia mai
ricordato, consentendo al governo regionale di
cancellare i diritti e le competenze dei
Consiglieri di opposizione e sopprimere ogni
forma di espressione dialettica e di confronto.
Una tendenza questa
– ha proseguito Mercante – che mi pare
ricalchi perfettamente quanto sta accadendo a
livello nazionale, con un Partito Democratico
che ha di fatto esautorato il parlamento, non
più impegnato a legiferare, ma dequalificato ad
organo di ratifica del governo. E’ il nuovo
corso del partito unico cioè quello di intendere
e trasformare le istituzioni in una sorta di
proprietà privata da gestire a proprio
insindacabile piacimento ed in barba alle
istanze ed ai bisogni dei cittadini.
Quanto
accadrà, quindi – ha concluso Mercante –
nella prossima seduta del Consiglio regionale
sarà decisivo per il futuro dell’Abruzzo e
consentirà ai cittadini, ove la vergognosa
modifica regolamentare fosse malauguratamente
approvata in via definitiva, di comprendere, una
volta per tutte, come le priorità di questo
governo regionale non siano di certo quelle di
salvaguardare i loro interessi, di tutti, o
quelli del loro territorio ma piuttosto di
gestire la nostra Regione a proprio uso e
consumo”. |