L'AQUILA,
12.10.2015 –
“Ad oggi
l’unico atto normativo concreto contro Ombrina e
le trivellazioni nell’adriatico resta la
proposta di legge di iniziativa regionale alle
Camere per la modifica dell’art. 35 del Decreto
Sviluppo presentata
dal M5S e approvata all’unanimità dal Consiglio
regionale nella scorsa seduta” dichiara
Sara Marcozzi, M5S.
A nulla sono
servite, infatti, le promesse del
Sottosegretario Mazzocca e le dichiarazioni del
Presidente D’Alfonso sulla “certa” approvazione
della legge istitutiva del Parco Regionale della
Costa dei Trabocchi in tempo utile per esibirla
nella Conferenza di Servizi decisoria che si
terrà il 14 ottobre presso il MISE.
In Commissione Ambiente, la legge presentata dal
Presidente Pietrucci e da Mazzocca non è stata
neanche discussa “perché non ci sono i tempi
utili per le audizioni”, così ha commentato il
presidente della seconda commissione.
Eppure durante lo scorso consiglio regionale,
tutti sembravano d’accordo.
“Sembravano,
appunto – commenta Sara Marcozzi – E’ per
questo che il M5S aveva chiesto a gran voce
l’approvazione immediata della legge sul Parco
nel corso della seduta di consiglio,
nell’interesse dell’Abruzzo, nonostante non
fossimo noi i firmatari. Il M5S era pronto a
votare una legge che, seppur con qualche difetto
procedurale, avrebbe portato sul tavolo romano
un’altra arma che Regione Abruzzo avrebbe potuto
spendere contro i sostenitori del Progetto
Ombrina. Non vediamo l’impedimento nel votare
l’istituzione del Parco – continua Marcozzi
– dopo che allo scorso consiglio è stata
approvata all’unanimità anche la legge,
palesemente incostituzionale, a firma Mazzocca.
Qual è ora il
problema nell’istituzione del Parco?
A nulla è servita la presenza di alcuni
amministratori locali convocati a L’Aquila per
l’audizione, come prescritto dalla legge, i
quali arrivati per partecipare alla discussione
in II commissione se ne sono tornati a casa
senza neanche essere auditi.
Hanno illuso cittadini e comitati argomentando
che fosse necessario un passaggio in commissione
per “studiare bene le carte”.
“Ebbene, oggi
la commissione c’è stata – conclude Marcozzi
- ma eccezion fatta per il M5S, nessuno si è
speso neanche per iniziare la discussione.
Purtroppo questo non ci sorprende, le priorità
che contraddistinguono ogni azione di questa
maggioranza e, evidentemente, anche il centro
destra, non coincidono con quelle dei cittadini
abruzzesi. Attendiamo ora che i parlamentari
abruzzesi di PD, SEL e di ogni altro
schieramento, che ultimamente tanto si sono
spesi contro le trivelle, facciano pressioni per
calendarizzare a Roma la proposta di legge del
M5S per poi votare in favore della stessa.
Ombrina deve essere fermata” |