L'AQUILA,
13.4.2015 –
«È
assolutamente vergognoso quanto sta accadendo in
questi giorni sulla questione della chiusura dei
punti nascita di Atri, Ortona, Penne e Sulmona.
Stiamo, infatti, assistendo ad una vera e
propria violazione dei principi di democraticità
e di rappresentatività da parte del Presidente
D’Alfonso e dell’Assessore alla Sanità, in
totale dispregio delle decisioni del Consiglio
regionale e della volontà popolare».
Con queste parole il Capogruppo del M5S in
Regione, Riccardo Mercante, ha commentato le
dichiarazioni di Paolucci che, noncurante delle
decisioni prese dall’organo consiliare nella
seduta del 9 aprile, ha confermato, a distanza
di sole ventiquattro ore, la volontà di chiudere
i quattro punti nascita entro la fine di
ottobre.
«Giovedì
pomeriggio - ha spiegato Mercante - il
Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza,
la risoluzione depositata dal M5S e dalle altre
forze politiche di opposizione diretta a
sospendere gli effetti dello scellerato decreto
D’Alfonso dello scorso 11 febbraio che ha
affidato ai manager delle ASL il compito di
procedere alla chiusura dei quattro punti
nascita abruzzesi motivando tale scelta con la
necessità di dover uscire al più presto dal
commissariamento. Una giustificazione smentita,
di recente, dallo stesso Ministro Lorenzin, che
ha ribadito come la chiusura dei punti nascita
sia frutto di una scelta puramente discrezionale
della Regione e non incida, in alcun modo, sulla
possibilità per l’Abruzzo di uscire dal
commissariamento. L’unica esigenza da rispettare
è quella di garantire adeguati standard di
sicurezza alle mamme ed ai nascituri, come da
noi stessi richiesto nella risoluzione. Il fatto
che d’Alfonso e Paolucci perseverino, di fronte
a tale evidenza, nel loro piano di tagli alla
sanità è di una gravità assoluta soprattutto ove
si consideri che ciò sta avvenendo in violazione
di una risoluzione del massimo organo
rappresentativo della Regione e della volontà
dei cittadini abruzzesi che hanno potuto
esprimere il loro punto di vista attraverso la
partecipazione diretta dei Sindaci e di altri
rappresentanti alla seduta del Consiglio
regionale.
Ma quello che
stupisce ancor di più in questa vicenda – ha
continuato Mercante – è il silenzio dei
quattro Consiglieri di maggioranza, Monticelli,
Olivieri, Gerosolimo e Pietrucci, che con i loro
voti hanno permesso l’approvazione della nostra
risoluzione. Di fronte alle dichiarazioni di
Paolucci ci saremmo aspettati una presa di
posizione ben precisa da parte loro visto il
ruolo strategico che hanno rivestito in tale
circostanza. Un atteggiamento coerente avrebbe,
infatti, lasciato presupporre una loro ferma
opposizione alle decisioni di Paolucci, anche e
soprattutto nei giorni successivi alla seduta
consiliare nel momento in cui è emersa, con
chiarezza, la volontà, da parte dell’Assessore,
di proseguire nello sciagurato piano di chiusura
dei punti nascita in barba a qualsivoglia
decisione del Consiglio regionale. A voler
pensar male si potrebbe supporre che la
decisione dei quattro Consiglieri dissidenti non
sia stata frutto di una chiara e precisa volontà
di tutelare i rispettivi territori, ma piuttosto
una mera presa di posizione di facciata che si è
sgretolata immediatamente, subito dopo il
vertice di maggioranza organizzato da D’Alfonso
per ricondurre all’ovile le pecorelle smarrite.
Mi auguro
– ha concluso Mercante – che Monticelli,
Olivieri, Gerosolimo e Pietrucci vorrano ancora
essere al nostro fianco nella battaglia per
salvaguardare i punti nascita. Il loro supporto
è, oggi più che mai, prezioso dal momento che
potrebbero fungere da vero e proprio ago della
bilancia ed influenzare le decisioni della
maggioranza anche a costo di dover minacciare,
se necessario, le proprie dimissioni. Questo
vorrebbe dire difendere, con i fatti e non con
le parole, i loro territori. La tutela dei
diritti dei cittadini abruzzesi deve sempre
prevalere su qualsivoglia logica di partito ed
interesse di parte». |