L'AQUILA,
10.4.2015 –
Notizia sconcertante quella appresa oggi sui
giornali. Il presidente Luciano D’Alfonso
richiama immediatamente all'ordine i consiglieri
che hanno votato a favore della risoluzione del
Movimento Cinque Stelle, per scongiurare la
chiusura dei punti Nascita, e a consiglio
chiuso, a poche ore dalla fine della
manifestazione dei cittadini e dalla
approvazione della nostra risoluzione, fa una
bella lavata di testa ai consiglieri che hanno
"tradito".
La
richiesta è chiara e non ammette repliche: fare
un passo indietro e firmare un documento che di
fatto annulla quel voto!
La risposta dei consiglieri è scontata
OBBEDISCO.
E
così, come nella pagine più tristi della nostra
storia, viene eliminata ogni forma di
democrazia, proprio da partiti di sinistra che
hanno fondato la loro, a questo punto
discutibile, credibilità sulla possibilità di
far governare il popolo e sulla forza delle
idee.
D’Alfonso ha segnato ieri con chiarezza quella
che sarà la linea per i prossimi quattro anni:
decide lui. E chi si mette contro di lui,
semplicemente deve fare un passo indietro.
"Siamo sconvolti da questa azione -
commentano il consiglieri del Movimento Cinque
Stelle - una mossa dittatoriale che arriva
proprio da chi ha sempre accusato il Movimento
Cinque Stelle di non avere possibilità di scelta
che non fosse dettata dall'alto”.
Monticelli, Gerosolimo, Pietrucci e Olivieri
sono colpevoli di aver ingannato il loro
elettorato, e dopo aver preso gli applausi in
aula per il gesto "coraggioso", tornano subito
indietro obbedendo al diktat del Presidente più
faraonico che mai.
"Noi non smetteremo di lottare per garantire
un diritto di nascita nella propria terra -
continuano i penta stellati - non smetteremo
di dar voce ai cittadini che ci hanno votato,
non per sottostare alle regole di Uno, ma per
portare la voce di molti all'interno di un
Palazzo che di democratico, oggi, ha ben poco". |