L'AQUILA,
23.4.2015 – “Esprimo a titolo
personale ed a nome del Gruppo consiliare M5S
piena solidarietà al collega, Domenico Pettinari,
che questa mattina ha appreso dai giornali di
essere stato citato dal Presidente della Giunta
regionale, Luciano D’Alfonso, per i dubbi
manifestati circa l’acquisto di un immobile da
parte della Asl di Pescara, vicenda tra l’altro,
già al centro di molte polemiche tanto da aver
suscitato persino l’interesse dei media
nazionali”. Con queste parole il Capogruppo
del M5S in Regione, Riccardo Mercante, ha
commentato la notizia della denuncia apparsa sui
quotidiani e che ha lasciato tutti sbalorditi e
stupefatti.
“È assolutamente
inconcepibile – ha continuato Mercante –
un simile atteggiamento, teso, senza ombra di
dubbio, a limitare il diritto di informazione e
di critica che in uno stato democratico dovrebbe
essere riconosciuto ad ogni singolo cittadino, a
maggior ragione allorquando si tratta di un
Consigliere regionale, chiamato, in ragione del
proprio ufficio, a verificare la regolarità e la
correttezza dell’azione amministrativa. Il
Presidente D’Alfonso non fa altro che seguire
una linea politica di gran moda in questo
periodo: quella dell’intimidazione e della
minaccia di querele per tacitare ogni forma di
dissenso o di protesta e per bloccare qualsiasi
analisi o ricerca più approfondita. In questo
modo si finisce col ledere il più importante dei
principi tutelati dalla nostra carta
costituzionale, nonché tutte le prerogative e i
diritti che lo Statuto ed i vari regolamenti
regionali riconoscono a ciascun Consigliere.
Una cifra
esorbitante, pari a 200.000 euro, quella
richiesta da D’Alfonso nei confronti del
Consigliere Pettinari, “reo” di aver presentato
una interpellanza nella quale si affrontava, per
l’appunto, la vicenda dell’acquisto della
palazzina da parte della Asl di Pescara e per
aver espresso, in seno al Consiglio regionale e
nel pieno esercizio delle sue facoltà
istituzionali, dubbi sulle motivazioni e sulle
modalità di gestione della compravendita. Vorrei
ricordare a D’Alfonso – ha precisato
Mercante - che esprimere dubbi, manifestare
il proprio pensiero, tra l’altro sempre in
maniera corretta e rispettosa delle istituzioni,
chiedere chiarimenti e verificare la legittimità
delle procedure è un compito, ed anzi, un dovere
ben preciso che ci è stato affidato da tutti
quei cittadini abruzzesi che nello scorso mese
di maggio ci hanno scelti per rappresentarli e
portare la loro voce in Regione. Disconoscere
questo vuol dire delegittimare il Consiglio
regionale e con esso tutte le istituzioni.
Al collega
Pettinari – ha concluso Mercante – va
tutto il nostro sostegno e la nostra
collaborazione in una vicenda che, siamo certi,
si concluderà con la piena affermazione dei suoi
diritti. Resta l’amaro in bocca per
l’incomprensibile atteggiamento di D’Alfonso che
ha dimostrato, ancora una volta, come la Regione
facile e trasparente, fosse, in realtà, solo uno
slogan da campagna elettorale”. |