L'AQUILA,
28.7.2015 –
«Per l’ennesima
volta ho dovuto constatare che l’impegno, da
parte di questo Governo regionale, contro la
petrolizzazione e la salvaguardia del nostro
territorio non è suffragato da fatti concreti ma
rimane confinato nello sterile limbo dei
proclami e degli slogan di facciata». Queste
le parole del Consigliere regionale del M5S,
Riccardo Mercante, nel rilevare i ritardi e
l’inerzia della Giunta D’Alfonso nel contrasto
alle attività di prospezione e ricerca di
idrocarburi sul suolo abruzzese.
«Dopo soli due
giorni dalla adozione del Decreto del Ministero
dell’Ambiente n. 103 del 3 giugno scorso –
ha spiegato Mercante – ho depositato in
Regione una risoluzione urgente per sollecitare
l’Ente a presentare ricorso contro lo scellerato
provvedimento ministeriale che autorizzava la
società inglese Spectrum Geo alla ricerca di
idrocarburi lungo le nostre coste con la
pericolosissima tecnica dell’air-gun. Nella
prima seduta utile del 23 giugno, il Consiglio
regionale ha approvato all’unanimità la
risoluzione del M5S, nel plauso e consenso
generali, soprattutto, dell’Assessore Mazzocca
che, sulla scia di una prassi che sembra ormai
consolidata nell’entourage dalfonsiano, aveva
addirittura annunciato di aver già pronta la
deliberazione di Giunta necessaria alla
costituzione in giudizio.
Affermazioni queste – ha continuato Mercante –
poi clamorosamente smentite dai fatti, visto che
nessuna deliberazione, ad oggi, risulta ancora
essere stata adottata, ed anzi, si è reso
necessario un mio ulteriore intervento per
sollecitare gli uffici competenti in tal senso,
che nulla sapevano e nessuna direttiva avevano
ricevuto in merito. L’Assessore e gli altri
membri della Giunta farebbero meglio, piuttosto
che preoccuparsi del consenso e dell’opinione
pubblica ad ogni costo, ad evitare annunci che
non corrispondono a realtà. L’interesse
dimostrato da questo Governo regionale verso le
tematiche ambientaliste e la tutela del
territorio assomiglia ad un involucro privo di
contenuti, come ben dimostrato con la
partecipazione alla manifestazione contro
Ombrina, decisa all’ultimo minuto e,
probabilmente, solo per la contingente necessità
di non perdere consensi, o negli innumerevoli
casi dei ricorsi contro provvedimenti
autorizzatori di stabilimenti di idrocarburi,
elettrodi e centrali del gas avviati solo grazie
al nostro intervento, nel silenzio più
assordante della Giunta. Peccato, perché quando
si tratta di ampliare l’uso delle auto blu, di
aumentare indennità e poltrone, di acquisire
carrozzoni superflui, di tagliare i servizi
sanitari e ridurre le prestazioni ai cittadini
sono attenti e velocissimi».
«È evidente –
ha concluso Mercante - che la battaglia
contro la petrolizzazione mette questa
maggioranza in grande difficoltà, dovendosi
destreggiare tra la necessità di non contrastare
le direttive del Governo Renzi, da un lato, ed
il bisogno di non perdere la faccia di fronte ai
cittadini abruzzesi, dall’altro. E purtroppo
dichiarazioni vuote come quelle dell’Assessore
Mazzocca ne sono il triste risultato». |
L'AQUILA,
20.7.2015 –
Attuare un
referendum abrogativo anti trivelle per impedire
ciò che viene reso possibile dall’attuazione del
decreto sblocca Italia sulle regioni adriatiche,
con particolare riferimento all’Abruzzo, è
questa la notizia che qualche giorno fa il
Presidente D’Alfonso ha annunciato in pompa
magna a margine della sua partecipazione alla
plenaria del Comitato delle Regioni Ue,
all'Europarlamento a Bruxelles.
Un referendum
abrogativo 'anti-trivelle' proposto, secondo il
Presidente della Giunta regionale,
dell'assessore abruzzese all'ambiente, Mario
Mazzocca.
Peccato che, quella che il Presidente D’Alfonso
vende come idea dell’Assessorato all’ambiente
Mario Mazzocca è invece un’idea del M5S
contenuta nella Risoluzione presentata il 30
settembre 2014 ed approvata dal consiglio
regionale.
Fin qui, normale
amministrazione, poiché capita spesso che
un’idea dell’opposizione a 5 stelle venga fatta
propria, con mezzi più o meno leciti, ma quello
che diverte è la corsa sui social per la
paternità della proposta che abbiamo visto tra
Sel, Maurizio Acerbo (ex Rifondazione) e altri
esponenti di associazioni ambientaliste.
«Ci fa piacere
che le nostre idee siano così buone che
addirittura si inneschi una "gara" a chi lo ha
proposto prima - spiega Sara Marcozzi
firmataria della Risoluzione contro lo sblocca
Italia presentata in Regione già nel mese di
settembre scorso -, la proposta del
referendum era contenuta nella risoluzione, come
dimostra il documento datato 30 SETTEMBRE 2014
(la parte interessata è in allegato) , ci spiace
smentire il Presidente D’Alfonso, L’Assessore
Mazzocca e Maurizio Acerbo in un sol colpo. Le
parole se non sono supportate da carte rimangono
annunci” continua la Marcozzi “la nostra
risoluzione in versione integrale, come ogni
atto proposto dal M5S è ben visibile sul nostro
sito ed è assolutamente fruibile da parte di
tutti i giornalisti o curiosi che vogliono
verificarla».
link per visualizzare
e scaricare la versione integrale della
Risoluzione presentata dal M5S ed approvata dal
Consiglio Regionale
http://www.movimento5stelleabruzzo.it/blog/risoluzione-n-5-del-30-09-2014-azioni-urgenti-avverso-il-decreto-legge-n-133-del-12-settembre-2014-c-d-sblocca-italia/ |