L'AQUILA,
24.6.2015 –
«Oggi, per la
prima volta dall’inizio della legislatura, la
maggioranza di D’Alfonso ha dimostrato
chiaramente di essere fondata su alleanze
fragili, non basate su una condivisione piena di
idee ed obiettivi ma su mere logiche di potere».
Questo il commento del Capogruppo del M5S,
Riccardo Mercante, su quanto accaduto ieri nel
corso della seduta del Consiglio regionale che
ha registrato la bocciatura della risoluzione
presentata dai Consiglieri di Abruzzo Civico,
Olivieri e Gerosolimo, per consentire la
classificazione dei Comuni di Sulmona, Vasto e
Lanciano quali poli di attrazione.
«Abbiamo
assistito ad un vero e proprio strappo in seno
alla maggioranza dalfonsiana - ha spiegato
Mercante – che credo sarà piuttosto difficile
per il Presidente riuscire a ricucire. Dopo le
dure affermazioni dei Consiglieri Olivieri e
Gerosolimo dei giorni scorsi che lamentavano
l’assoluta mancanza di attenzione da parte del
Presidente della Giunta nei confronti dei loro
territori di origine, soprattutto a seguito
della decisione di proseguire nello scellerato
piano di chiusura dei punti nascita destinato a
colpire duramente anche le due cittadine
abruzzesi di Ortona e Sulmona, era possibile
presagire malumori ed insoddisfazione tra le
fila della maggioranza. A maggior ragione
laddove si ritenessero dotate di un qualche
fondamento quelle voci di corridoio, circolate
solo poche ore fa, a proposito di una riunione
di maggioranza dove i due Consiglieri non
sembrerebbero essere stati invitati».
«Quanto accaduto
nel corso della seduta di questo pomeriggio
- ha continuato Mercante - va, tuttavia,
oltre ogni aspettativa. D’Alfonso e i suoi
“fedeli” hanno votato contro una risoluzione
presentata da Consiglieri della stessa
maggioranza, dimostrando che la solida colazione
di inizio legislatura non esiste più. E a
lasciar pensare che non si tratti di una
casualità, l’argomento oggetto della risoluzione
respinta, visto che si trattava, ancora una
volta, di un atto diretto a tutelare i territori
dei due Consiglieri dissidenti. Ad aggravare e
rendere ancora più confusa la situazione ha
contribuito il voto contrario di NCD che ha
appoggiato la linea dalfonsiana, permettendo, in
questo modo, la bocciatura della risoluzione e
forse anticipando nuove composizioni in seno al
Governo regionale». |