M5s: «Opposizione e maggioranza
unite contro tagli alla politica»
L'AQUILA,
16.7.2015 –
Il M5s riesce ad
unire opposizione e maggioranza. Una serie di
firme, provenienti da destra e sinistra, hanno
bloccato la Proposta di legge sul taglio ai
costi della politica presentata da Sara Marcozzi.
Perché quando si tratta di salvarsi il
portafoglio maggioranza ed opposizione trovano
subito l’intesa per fermare il M5S.
«Neanche
con un governo di estrema destra avremmo potuto
assistere a questo attaccamento ai privilegi
come accade in Abruzzo con la Giunta D’Alfonso».
Con queste parole Sara Marcozzi (M5S), commenta
il consiglio no stop che ha salvato l’azienda
Abruzzo Engineering con i soldi dei contribuenti
abruzzesi.
«In
un solo consiglio - continua Sara Marcozzi -
hanno deciso di non discutere il taglio ai
loro stipendi ed hanno bocciato una risoluzione
che limita l’utilizzo delle auto blu per
questioni che non riguardano l’esercizio di
mandato. Tutto questo dopo aver regalato milioni
di euro alle cliniche private, agli istituti
religiosi dell’Abruzzo, 900 mila euro solo al
Volto Santo di Manoppello, ma potremmo
continuare per ore!»
Cosa guadagnano
gli abruzzesi da questa politica
all’attaccamento? Tagli, tagli, tagli ai loro
diritti e servizi
Correlato
M5S: In Consiglio Regionale la proposta di tagli
agli stipendi dei consiglieri
L'AQUILA,
12.7.2015 –
Si discuterà
Martedì 14 luglio nel corso del consiglio
regionale la proposta di legge del M5S sui tagli
ai costi della politica, prima firmataria Sara Marcozzi. Finalmente nero su bianco i
rappresentanti politici della nostra regione
dovranno votare, o non votare, i tagli ai propri
stipendi. Il consiglio è convocato dalle ore 11
presso l'Aula consiliare "Sandro Spagnoli" del
Palazzo dell'Emiciclo in L'Aquila e si prevede
una numerosa presenza di cittadini in aula.
I tagli che il M5S propone sono significativi,
questa proposta di legge porterebbe a
risparmiare ben 23 milioni di euro nei cinque
anni di legislatura.
Il primo attiene alle indennità di Consiglieri e
Presidenti di Giunta e Consiglio le cui massime
retribuzioni consentite sarebbero
rispettivamente ridotte per i primi da €
11.100,00 a € 5.000,00 e per i secondi da €
13.800 a € 6.500.
Altro taglio previsto è quello dei rimborsi
spese, nota dolente per le tasche della Regione,
che elargisce ai consiglieri fino a 4500 euro
mensili. Un forfait che viene assegnato a
prescindere da quanto si spenda effettivamente
per vitto, alloggio e viaggio e a prescindere
dal luogo di provenienza. Solo i consiglieri del
M5S rendicontano già ogni spesa e percepiscono
il rimborso solo su quanto realmente utilizzato.
Gli altri intascano il forfait incrementando di
molto il loro stipendio.
Tagli sono previsti anche per le indennità di
Vice Presidente e Segretari di Commissione. Sono
previste l’abrogazione della Polizza
assicurativa in caso di morte o infortunio del
Consigliere, l’abrogazione del trattamento di
fine mandato e la riduzione dei vitalizi con
percentuali maggiori in caso di cumulo di
vitalizi diversi. Infine lo spostamento da 60 a
67 anni per la fruizione del vitalizio per i
consiglieri che ne abbiamo maturato il diritto,
come per i lavoratori “comuni”.
«23 milioni di euro di demagogia! -
commenta ironica Marcozzi - Una bella
sforbiciata che, per una volta, invece di
colpire i servizi al cittadino colpisce i lauti
stipendi dei consiglieri regionali. Vedremo come
voteranno!».
Nella seduta di
Martedì 14 Luglio. Sara Marcozzi, prima
firmataria della legge:
«Potremmo risparmiare 23
milioni di euro e per una volta tagliare alla
politica e non ai cittadini»
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