ROMA,
20.10.2015 –
Dal
Sottosegretario
alla Presidenza della Giunta Regionale Abruzzo,
Arch. Mario Mazzocca, riceviamo e pubblichiamo:
La Conferenza
delle Regioni, nella seduta odierna, ha
approvato all'unanimità il documento
sottoscritto il 24 luglio scorso a Termoli dai
rappresentanti di sei Regioni italiane,
riunitisi appositamente per condividere una
visione ed una politica comuni sul tema della
ricerca e coltivazione di idrocarburi in mare.
Fu elaborato, allora, un documento articolato su
sette punti di seguito riassunti:
1. Condivisa
preoccupazione per lo sviluppo incontrollato di
attività estrattive in zone costiere oltre che
di pregio storico e naturalistico.
2. Mantenimento in
capo Comunità regionali della prerogativa di
elaborare le scelte di protezione e
valorizzazione delle proprie coste e del mare,
da intendersi beni comuni e irrinunciabili.
3. Necessità del
graduale superamento della attività di ricerca e
coltivazione di idrocarburi in quanto basata sul
consumo di fonti energetiche fossili, e
contestuale progressivo ricorso a fonti
energetiche alternative e rinnovabili.
4. Ineludibilita'
della concertazione con le Comunità regionali
del mantenimento di attività estrattive nei
tratti di mare prospicienti le coste, elevando
il tema ad una più consona dimensione europea.
5. Urgenza di una
Cabina di Regia nazionale fra Regioni costiere e
competenti organi dello Stato, che elabori
scelte condivise sulle aree nelle quali avviare
o mantenere attività estrattive.
6. Centralità
della via della condivisione e del dialogo con
l'amministrazione centrale e richiesta ed al
Governo dell'immediata apertura di un tavolo di
confronto di caratura stabile e duratura.
7. Ricorso a tutti
i mezzi (strumento referendario incluso)
previsti o consentiti dell'ordinamento italiano,
europeo ed internazionale, qualora non si
consentano forme di condivisione e di dialogo.
Da allora i punti elaborati costituiscono un
indirizzo strategico comune delle Regioni, dal
quale è scaturita una serrata attività politica:
dal concordamento dei testi dei quesiti
referendari il 18 settembre scorso a Bari in
occasione della 'Fiera del Levante',
alla materiale sottoscrizione (il 30 settembre
2015, da 10 Regioni) della relativa richiesta di
Referendum abrogativo delle norme che consentono
e facilitano la ricerca e le estrazioni di
petrolio sia in mare che sulla terraferma.
Oggi, dopo che nell'ultima seduta del 13 ottobre
la 'Commissione Ambiente ed Energia' delle
Regioni licenzio' il documento, il "Manifesto di
Termoli" e' stato approvato all'unanimità dalla
"Conferenza delle Regioni". Per la Regione
Abruzzo era presente il Sottosegretario
all'Ambiente Mario Mazzocca, che ha manifestato
il proprio apprezzamento per il voto unanime
delle Regioni italiane sul documento. "E' un
ulteriore importante accadimento - commenta il
Sottosegretario - con cui il Governo dovrà
confrontarsi. Se il documento di Termoli poteva
essere interpretato come una manifestazione di
volontà di una parte dell'Italia, con la
sottoscrizione dei referendum e l'odierna
unanime validazione da parte della Conferenza
delle Regioni riteniamo che si sia in presenza
di un fatto politico dirompente e dirimente, con
il quale il Governo centrale dovrà
necessariamente fare i conti".
"Siamo consci - conclude Mario Mazzocca - che
l'obiettivo, pur se avvicinatosi
progressivamente soprattutto negli ultimi mesi,
non è stato ancora raggiunto; non un punto di
arrivo, dunque, ma un'ulteriore importante
stazione intermedia lungo l'accidentato percorso
del perseguimento di un modello di sviluppo
finalmente e fattivamente improntato a criteri
di reale sostenibilità. Un modello che oggi non
è più solo dell'Abruzzo e di qualche altra
Regione meridionale, ma dell'intera comunità
nazionale". |