ROMA,
14.10.2015 –
Dal
Sottosegretario
alla Presidenza della Giunta Regionale Abruzzo,
Arch. Mario Mazzocca, riceviamo e pubblichiamo:
Si è da poco conclusa la
Conferenza dei Servizi tenutasi presso il
Ministero dello Sviluppo Economico sul progetto
‘Ombrina Mare’. La riunione,
fin dall’inizio, è stata avviata in un clima
teso e quasi irrespirabile.
Basti pensare che i preposti quadri dirigenziali
del Ministero
non solo hanno impedito ai Sindaci di essere
accompagnati da esperti
di fiducia ma hanno vietato la partecipazione
della Responsabile dell’Avvocatura
Regionale abruzzese Avv. Stefania Valeri,
lasciando ogni incombenza
al Sottosegretario all’Ambiente Mario Mazzocca.
Con le centinaia di
manifestanti che stazionavano pacificamente e ordinatamente
in Via Molise in mezzo ad un imponente
spiegamento di forze
dell’ordine, i lavori della Conferenza si
avviavano con una serie di
pregiudiziali mosse tanto dalla Regione quanto
dai Comuni. Questi ultimi,
nello specifico, hanno lamentato la mancata
produzione documentale
inerente il progetto di coltivazione del
giacimento ‘Ombrina Mare’,
un fatto di rilevanza tale da impedire ai
rappresentanti degli EE.LL.
di potersi esprimere sull’argomento e rilasciare
il parere loro richiesto
dal MiSE. Accertata unanimemente tale
manchevolezza, il MiSE si
pronunciava da subito per un rinvio della
decisione ad altra data (all’incirca
fra tre settimane) per la nuova celebrazione
della Conferenza.
Nell’incontro capitolino la
Regione Abruzzo ha chiesto la sospensione sine
die della Conferenza di servizi, ritenendo "non
sussistenti le condizioni
di legittimità dell’odierna fase
procedimentale". In parole povere,
in virtù dell’avvenuta pubblicazione della Legge
Regionale n. 29
del 14 ottobre 2015 (Provvedimenti urgenti per
la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema
della costa abruzzese), che introduce il divieto
delle attività
di prospezione, ricerca e coltivazione di
idrocarburi liquidi e gassosi
entro il limite delle 12 miglia marine dalle
coste abruzzesi, il MiSE
dovrà necessariamente esprimersi preliminarmente
rispetto alla decisione
del semplice rinvio, pena la non osservanza di
una legge vigente
e l’interessamento di profili di estrema
rilevanza giuridica sotto
l’aspetto amministrativo e non solo.
“Una pausa di
riflessione - commenta il Sottosegretario
Regionale all’Ambiente,
Mario Mazzocca - tanto opportuna quanto
ineludibile. Un piccolo
tassello nel quadro della strategia
anti-trivelle che l’Abruzzo,
unitamente ad altre 9
Regioni, ha decisamente adottato e recentemente consolidato
con la sottoscrizione dei quesiti referendari
depositati il 30
settembre scorso".
"Ora avanti –
continua Mazzocca - con il Parco Marino
Regionale della “Costa
dei Trabocchi”, la cui proposta di legge
regionale vede come primi
firmatari il sottoscritto ed il Presidente della
Commissione Ambiente
Pierpaolo Pietrucci, a partire dalla prossima
riunione di Commissione
Consiliare di martedì prossimo. Ma avanti anche
con l’immediata
istituzione del ‘Parco della Costa Teatina’, la
cui gestazione
pluridecennale ha inciso negativamente sul
modello di sviluppo
sostenibile del nostro territorio costiero,
posto in antitesi al
processo di petrolizzazione dell’Adriatico. Una
cosa è certa: la giornata
odierna (conferenza dei servizi decisoria) non
costituisce l’ultimo
atto della vicenda. C’è ancora margine temporale
per intervenire
ulteriormente e decisamente; è indispensabile,
però, corroborare
e cementare il fronte che, con tanta fatica ed
in molti, abbiamo
costruito fra istituzioni, associazioni,
comitati e movimenti, e che
rappresenta, se non l’unica, una delle poche
speranze di una conclusione
positiva della lotta intrapresa a favore del
nostro territorio". |