TERAMO,
21.4.2015 -
L’Agenzia regionale unica si
farà, i Sindaci saranno i protagonisti del nuovo
organismo e non verranno sottratti
finanziamenti. “A meno
che – ha specificato
l’assessore regionale all’Ambiente Mazzocca
– non verranno onorati gli impegni presi con i
progetti già presentati”.
L’Assemblea dei Sindaci, questo pomeriggio, è
stata rassicurata dalla Regione circa
l’intenzione di procedere in tempi “decisi”
verso la nuova governance del sistema di rifiuti
regionale. “Dobbiamo
recuperare dei ritardi e del resto al settore
rifiuti, un settore tanto strategico, ho trovato
solo nove persone e un dirigente. Questa cosa
non può essere casuale ma ora siamo decisi ad
essere molto concreti. Qualità del servizio e
autonomia gestionale”.
Sulla scelta di andare ad
un’unica Agenzia regionale si è soffermato il
neo commissario dell’Agir, Giovanni Damiani
(direttore tecnico dell’Arta):
“Per garantire la sostenibilità
economica e gestionale e abbassare la filiera
c’è bisogno della macrofiliera: ma i territori
avranno la libertà di decidere sugli schemi
locali. Ci saranno aggregazioni almeno
provinciali poi bisognerà decidere sulla
particolarità di alcuni territori, penso a
quelli montati”. Sui
modelli gestionali: “Non
bisogna aver paura dei privati che sanno fare
meglio del pubblico: ma noi pretenderemo prezzi
bassi e la governance dovrà essere pubblica”.
Infine una notazione su quanto accaduto negli
ultimi anni in Abruzzo: “”Abbiamo
superato il ridicolo, e non è solo una questione
politica. Le nostre bucce di patate le abbiamo
mandate in Emilia. Dobbiamo ritrovare l’orgoglio
che negli anni ’90 ci fece uscire da uno stallo
simile”.
Ben vengano, quindi, hanno sottolineato
l’assessore Mazzocca e il commissario Damiani,
le iniziative come quelle della Provincia di
Teramo che provano a fare sintesi: “E’ il
primo territorio che si presenta unito e
presenta delle proposte, questa è un’esperienza
da fare anche nelle altre province”.
Renzo Di Sabatino, aprendo i
lavori dell’Assemblea, aveva sottolineato la
necessità di “togliere
ai rifiuti ogni casacca politica. Dobbiamo
diventare autonomi e superare tutte le
incertezze e le divisioni che hanno penalizzato
la nostra comunità costringendoci e pagare un
conto molto salato”.
Nella sua proposta, poi approvata, si prevedono
due tavoli, uno istituzionale composto da 8
sindaci – due per ogni ambito – e un tavolo
tecnico. Lavoreranno per individuare:
“l’ambito territoriale ottimale per
l’affidamento dei servizi, delle opere e degli
impianti da realizzare con un modello gestionale
e organizzativo comprensivo di una proposta di
riorganizzazione aziendale”. Il tavolo
tecnico compirà una ricognizione sui quattro
Consorzi esistenti (con una verifica della
situazione patrimoniale, economica e finanziaria
delle società dei consorzi pubblici e a
partecipazione pubblica).
Le
proposte dovranno arrivare sul tavolo
dell’Assemblea entro tre mesi; una volta
approvate saranno trasmesse alla Regione e
all’Agir. Numerosi gli interventi dei Sindaci:
fra gli altri Maurizio Brucchi, il sindaco di
Montefino in rappresentanza del Consorzio Piomba
– Fino; il sindaco di Sant’Egidio Rando Angelini;
il sindaco di Roseto, Ennio Pavone. |