PESCARA,
5.1.2015 -
Sei mesi di attività
intensa e produttiva per rimediare ad anni di
ritardi e di lassismi in un campo, come quello
ambientale, su cui si gioca molta parte del
futuro della Regione Abruzzo.
E’ il bilancio tracciato questa
mattina dall’assessore regionale Mario Mazzocca,
che ha illustrato i diversi ambiti su cui si è
concentrata l’attività amministrativa di
riferimento. A cominciare dall’emergenza
ambientale di Bussi:
“Oggi - ha spiegato Mazzocca – la
Regione Abruzzo ha finalmente un ruolo di primo
piano nelle vicende legate alla bonifica. Siamo
stati i primi a convocare l’8 agosto scorso un
tavolo con le associazioni ambientaliste, gli
enti locali, l’Arta, la Asl e l’università per
discutere il da farsi, recuperando quel
protagonismo che la Regione non era stata capace
di incarnare”. Mazzocca ha quindi ricordato
il finanziamento per 550 mila euro destinato
alla bonifica del sito
Sogeri a Tollo e le
risorse destinate alla dismissione dell’amianto
a Raiano. Notevole poi
l’impegno per contrastare la
deriva petrolifera
nella Regione Abruzzo, “con
atti tecnico amministrativi concreti – ha
sottolineato - l’ultimo dei quali è la
delibera per il ricorso alla Corte
Costituzionale contro gli articoli 37 e 38 della
legge Sblocca Italia voluta dal governo Renzi”.
E ancora i 25 milioni di euro per il
programma di bonifica dei siti
inquinati, “siti
che costano decine di milioni di euro come
procedura di infrazione comunitaria” ; i 577
mila euro spesi per 28 interventi di
bonifica dell’amianto negli
edifici scolastici e pubblici;
la revisione del Piano
di gestione dei Rifiuti;
gli 8 milioni di euro impiegati per sostenere
l’impiantistica
pubblica; i 9 milioni
di euro a supporto della
raccolta differenziata.
A questi interventi si aggiungono quelli
riservati al Sistema
idrico integrato,
attraverso un piano di finanziamenti di circa
100 milioni di euro per 84 interventi, e la
partecipazione attiva al programma per
contrastare il dissesto
idrogeologico, che
dovrebbe vedere l’impiego di circa 260 milioni
di euro nei prossimi 6 anni. Mazzocca ha poi
annunciato che intende lavorare “ad un
progetto di riordino e attualizzazione della
struttura di
Protezione civile regionale,
secondo un modello sottodipartimentale che
vedrebbe un’organizzazione a carattere
piramidale, grazie a cui potremmo ottimizzare le
fasi procedurali nei casi di emergenza e non”.
Riforme in vista anche nell’ambito dell’associazionismo
territoriale, “per
rimediare al preoccupante silenzio del governo”;
nel settore termale
, “con un nuovo Piano, visto che l’ultimo
finanziato risale al 2008”; nel
settore cave,
“oggetto per nostra iniziativa di un
approfondimento da parte del servizio ispettivo
e contabile della Regione per capire bene cosa e
come sia stato fatto finora”. Mazzocca ha
infine ricordato la partecipazione della Regione
alla Conferenza
internazionale per il clima di Lima
nel corso della quale sono state poste le
premesse per l’attuazione di
7 progetti strategici
(Piano adattamento climatico, Sistema integrato
per il Microeolico, Sistema integrato per il
Microidroelettrico, Piano di microcogenerazione
per le biomasse, Piano di architettura
sostenibile, il Parco fotovoltaico innovativo e
integrato, il Piano per la mobilità sostenible).
“Come luogo avremmo individuato il sito del
Saline, una volta attuata la necessaria
bonifica, finanziabile con i ritorni energetici
del progetto”.
Alla conferenza stampa erano
presenti il segretario regionale di Sel,
Tommaso di Febo,
che ha sottolineato il ruolo determinante del
partito nel processo di costituzione della
coalizione di centro sinistra. Di Febo ha
annunciato la volontà di portare avanti impegni
precisi sul fronte della lotta alla
disoccupazione, rilanciando la proposta del
reddito minimo garantito, la ricostruzione
dell’Aquila, il parco della costa teatina. Con
lui l’ex assessore
Franco Caramanico,
prossimo candidato sindaco al Comune di
Guardiagrele, che ha ricordato il lavoro svolto
da Sel nella precedente legislatura: dalla
revisione dei canoni idroelettrici, grazie a cui
da oggi la Regione potrà contare su risorse
ulteriori per circa 40 milioni di euro l’anno,
alle battaglie nella sanità, per permettere alle
casse regionali di recuperare 160 milioni di
euro dai settori pubblico e privato. |