L'AQUILA,
15.7.2015 -
Dopo la lunga maratona del
consiglio regionale di ieri e di oggi, si
conclude positivamente il primo round della
vicenda di ‘Abruzzo Engineering’, alla quale
anche noi, come sempre, abbiamo dato il nostro
fattivo contributo; tant’è che il progetto di
legge presentato dal presidente della 2^
commissione Pierpaolo Pietrucci, sotto la
sapiente e appassionata regia del vice
presidente Giovanni Lolli, dopo 27 ore di
discussione tra commissioni prima e quarta e
aula consiliare, è passato dando il via al
salvataggio della società e dei relativi 180
posti di lavoro.
A tal riguardo, va sottolineato
come il voto odierno si è generato anche grazie
all’impegno che l’Assessore Mario Mazzocca (SEL) ha
profuso nel concepimento del piano industriale
della società, che comunque potrà essere
puntualizzato e nel tempo reso migliore, nelle
materie che afferiscono alle proprie specifiche
deleghe di competenza (ambiente, idrico,
protezione civile, ecc.). Da rimarcare, inoltre,
l’estrema compostezza dei lavoratori di Abruzzo
Engineering, che, insieme ai rappresentanti
sindacali, hanno assistito costantemente e con
correttezza, all’evolversi del lavoro sia
concettuale che legislativo, anche nei concitati
momenti degli ultimi giorni.
27 ore per questo importante
risultato, macchiate dagli ultimi 5 minuti in
cui il Consiglio regionale ha approvato una
risoluzione presentata da Abruzzo Civico (Olivieri
e Gerosolimo), che hanno richiesto al
"Presidente della Giunta regionale un intervento
tempestivo presso il Commissario Giuseppe De
Dominicis, per sospendere e rivedere la
procedura di istituzione del Parco della Costa
Teatina al fine di rettificare il perimetro
presentato alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri".
Una risoluzione confusa, oltre
che massimamente errata nei modi, nei termini e
nella sostanza, e che non poteva che ricevere il
nostro deciso voto contrario; fatti che,
comunque, non leniscono la pur temporanea
amarezza per la mancanza del numero legale al
momento del voto della nostra risoluzione sul
parco della Costa Teatina.
Dopo una vera e propria gara di
resistenza in consiglio regionale, a cui SEL,
come sempre e spesso più di altri, ha garantito
in modo responsabile la propria vigile presenza
per tutta la sua durata, si è celebrato
l’ennesimo goffo tentativo di differimento
temporale delle decisioni sul Parco della Costa
Teatina, con il conseguente abbandono della
‘nave’ del Commissario De Dominicis.
Noi riteniamo, invece, che sia
l’ora delle decisioni. Ora o mai più. Ecco
perché già domani l'assessore Mario Mazzocca (SEL)
invierà una lettera aperta al presidente del
consiglio Renzi ed al ministro
Galletti; riteniamo infatti, anche alla luce
della diffusa consultazione svolta con tutti i
portatori di interesse generale e nell’ambito
della quale amministratori, cittadini,
movimenti, comitati, partiti ed associazioni,
hanno già avuto ripetute occasioni per esprimere
le proprie valutazioni, adesso non è più
tollerabile perdere tempo con motivazioni
esclusivamente capziose e manifestamente
strumentali.
Nel documento ufficiale
evidenzieremo l'impegno della Regione ad
attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri affinché, una volta esaminato l’atto di
delimitazione provvisoria del 'Parco della Costa
Teatina', così come definito dal Commissario ad
acta, avvii una rapida procedura per
l’attuazione di quanto disposto dalla Legge, e
dare, nel contempo, piena attuazione anche alla
L.R. n. 93/94, che tutela i trabocchi e il loro
intorno, compreso il tratto di mare che concorre
a formare il quadro d’insieme. Promuoveremo,
inoltre, presso gli organi esecutivi, sia
attuali ('Commissario ad acta') che futuri
(Presidenza e/o Consiglio Direttivo),
dell’istituendo 'Parco della Costa Teatina', la
costituzione di un «Tavolo Permanente»
Regione-Comuni-Parco finalizzato alla costante
concertazione e condivisione delle scelte
operande in tema di tutela e salvaguardia del
territorio (nell’ambito dei futuri principali
strumenti di programmazione 'Piano del Parco’ e
'Piano Pluriennale Economico e Sociale'), volte
oltre che alla piena e reale sostenibilità,
anche alla compatibilità con il livello avanzato
di antropizzazione raggiunto dalle realtà urbane
ed extra-urbane ricomprese nel perimetro
dell’area protetta. |