L'AQUILA,
13.10.2015 -
Salvare l'Abruzzo
dalla deriva petrolifera è l'impegno prioritario
di tutti, sia delle associazioni ambientaliste,
dei comitati e dei movimenti che di Sinistra
Ecologia Libertà.
Nella riunione
odierna del Consiglio Regionale, a causa di
numerose assenze nella competente commissione
consiliare, non si è riuscito a discutere la
proposta di legge di istituzione del Parco
Marino Regionale “La Costa dei Trabocchi del
Chietino” che vede come primi firmatari Mazzocca
(SEL) e Pietrucci (PD). Il rinvio della
discussione di questa legge, non certo
desiderato dai presentatori (Mazzocca era al suo
posto in commissione), non inficia, tuttavia, la
strategia messa in atto dalla Regione Abruzzo
per impedire che, a partire da Ombrina, il mare
Adriatico diventi un immenso Bacino minerario.
La Regione Abruzzo ha già approvato, la
settimana scorsa, una legge di un solo articolo
che stabilisce il divieto di introspezione e
coltivazione di giacimenti petroliferi entro 12
miglia dalla costa. Oltretutto, la conferenza
dei servizi decisoria, convocata dal MISE a Roma
il 14/10/2015, non è l’ultimo atto della
vicenda, quindi c’è ancora un margine temporale
per intervenire ulteriormente sull’iter
autorizzatorio di Ombrina. Detto tutto ciò, per
buona memoria, riteniamo inaccettabili le accuse
mosse a Mario Mazzocca da qualcuno, che rischia
così di dividere il fronte che con tanta fatica
abbiamo costruito fra istituzioni e movimenti,
ed unica speranza di una conclusione positiva
della lotta intrapresa. Sinistra Ecologia
Libertà sarà a Roma il 14 ottobre sia con i suoi
rappresentanti istituzionali sia con il partito
per ribadire, se ancora ce ne fosse bisogno, il
suo impegno in parlamento e in consiglio
regionale, per un modello di sviluppo
sostenibile per la nostra Regione, alternativo
alla deriva petrolifera propugnata dal Governo
Renzi. |