Sinistra Ecologia Libertà ha
contribuito alla costruzione della coalizione
che governa l'Abruzzo e pertanto ha lavorato in
questi mesi per portare avanti azioni di
sinistra con iniziative legate alla
sostenibilità e all'equità.
La determinazione, la competenza
e la passione messe in campo da Mario Mazzocca
come assessore è riconosciuta da tutti,
soprattutto per un modo diverso di gestire la
“cosa pubblica” attraverso il contatto diretto
con i territori.
Pertanto come Sel, non capiamo
come si possa affrontare una crisi senza mettere
al centro una verifica politica e programmatica
dopo poco più di un anno di governo regionale.
Occorre mettere in campo un
cronoprogramma delle iniziative da intraprendere
a partire da: ricostruzione di L'Aquila,
introduzione del reddito minimo garantito
tramite la rideterminazione dei canoni
idroelettrici (sentenza Corte Costituzionale n°
85/2014), gestione diversa della cultura, della
sanità e dei trasporti e soprattutto continuare
la battaglia contro le trivelle e per
l'istituzione del Parco della costa Teatina, per
un rilancio di un modello di sviluppo
dell'Abruzzo improntato a criteri di reale
sostenibilità.
Solo dopo una verifica collegiale
sarà possibile eventualmente valutare un
rimpasto e un rafforzamento degli assessorati
che più si sono distinti nelle politiche di
cambiamento.
Se queste criticità non verranno
superate in modo corretto nel rispetto del
mandato elettorale ed evitando quindi soluzioni
pasticciate, crediamo sia giusto e necessario
ridare la parola agli elettori abruzzesi
tornando alle urne.
Per il Coordinamento Regionale
Sel
Tommaso Di Febo Coordinatore
Regionale SEL Abruzzo
CorrelatI
Sel e il rimpasto: Appello da Teramo per Mazzocca
in giunta
TERAMO,
28.8.2015 - Il
dibattito politico abruzzese nelle ultime
settimane è stato monopolizzato dalla questione
del cosiddetto “rimpasto” in seno alla giunta
regionale e da articoli di stampa viene
ipotizzata l’estromissione di Mario Mazzocca dal
ruolo di assessore all’Ambiente. Come
amministratori locali e consiglieri comunali
della provincia di Teramo, rappresentanti di
forze politiche e di movimenti civici, riteniamo
questa ipotesi, qualora ne venisse data conferma
ufficiale, un grave errore per una serie di
fondati motivi.
Abbiamo tutte e tutti
potuto verificare sul campo capacità e
competenze dell’assessore Mazzocca per quanto
riguarda la filiera ambientale e non solo :
dalla centralità della lotta contro la
petrolizzazione al costante lavoro in difesa del
territorio passando per la presentazione di
svariate proposte di legge dall’alto tasso di
innovazione e di progresso, pensiamo alla
proposta per istituire il reddito minimo
garantito, alla legge regionale contro il
consumo di suolo, all’istituzione del Servizio
civile regionale, alla proposta per il sostegno
dei gruppi di acquisto solidali.
Accanto a queste e ad
altre proposte l’assessore Mazzocca ha sempre
affiancato un grande senso di responsabilità e
una presenza continua al fianco delle
istituzioni locali, delle associazioni
ambientaliste, del volontariato diffuso, dei
movimenti sociali e delle comunità cittadine sia
nei casi di ordinarietà amministrativa che in
quelli di emergenza. E’ per questo che tramite
questo appello pubblico, rivolto ovviamente al
presidente D’Alfonso e alla maggioranza
regionale, intendiamo chiedere di operare
un’attenta riflessione prima di arrivare a
scelte sbagliate e controproducenti per le
comunità locali e per l’Abruzzo intero.
I promotori
Vito Partipilo
(vice-sindaco di Silvi)
Antonio Del Vecchio (consigliere comunale di
Silvi)
Nicoletta Cerquitelli (consigliere comunale di
Silvi)
Marta Illuminati (consigliere comunale di
Pineto)
Luca Lattanzi (vice-sindaco di Mosciano
Sant’Angelo)
Enzo Di Pietro (consigliere comunale di Isola
del Gran Sasso D’Italia)
Domenico Saccomandi (assessore comunale di
Castellalto)
Massimiliano Di Lodovico (consigliere comunale
di Castellalto)
Francesco Ruggieri (vice-sindaco di Basciano)
Da
Stefano Ciccantelli (Coord. prov.le Sel Fed.
Teramo)
Pettinari (m5s):
«La
Regione non può essere un mercato delle vacche»
L'AQUILA,
28.8.2015 -Bloccare
i lavori del consiglio regionale, non presiedere
a commissioni di rilevante importanza per gli
abruzzesi e tenere in scacco la maggioranza con
la conta dei voti, questo è il metodo con il
quale ci si assicura un assessorato nella
Regione Abruzzo. Ma in un Paese normale un
consigliere di maggioranza che mette a rischio
la Giunta con il ricatto dei “numeri” sarebbe
allontanato ed invitato alle dimissioni. In un
paese normale una Giunta con simili problemi
interni si dimetterebbe constatando il
fallimento a solo un anno dall’insediamento, ma
in Abruzzo no. In Abruzzo si preferisce
“esaudire ” i desideri del “nemico” e
assicurarsi la poltrona, costi quel che costi.
Un sistema becero che sembra, invece, prassi per
chi gestisce la nostra Regione. Stupisce la
compiacente tranquillità con cui questa mattina
il Presidente della Regione Abruzzo, dopo il
terremoto politico che ha investito il suo
Governo nell’ultimo consiglio regionale , ha
annunciato che Il consigliere di Abruzzo Civico
Andrea Gerosolimo, uno dei contestatori interni
assenti quel giorno, è miracolosamente divenuto
assessore regionale.
“Sono inorridito da questo modo di fare
politica” commenta Domenico Pettinari “questa
nomina è l’ennesima riprova che mentre il M5S si
adopera per un’opposizione volta alla tutela del
cittadino tutte le altre forze politihe,
maggioranza od opposizione che siano, giocano
tra i banchi del consiglio con lo scopo di
accumulare potere per curarsi il proprio
orticello”.
Per il momento il Governatore della Regione ha
annunciato che assegnerà a Gerosolimo, tra gli
altri incarichi, la delega alle aree interne.
“Ci chiediamo quando i cittadini potranno
sperare di avere una classe dirigente seria”
continua Pettinari “noi la risposta ce
l’abbiamo, spero che anche alla luce di questa
ennesima bastonata agli abruzzesi, lo comincino
a capire sempre più persone”.
«Un grave errore estromettere Mario Mazzocca
dalla giunta regionale». I consiglieri comunali
e amministratori locali della provincia di
Teramo si schierano sulla vicenda "Gerosolimo"
M5S Abruzzo: «D'Alfonso sotto
scacco nomina il “contestatore interno”»
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
Stampa del tribunale di Teramo