VASTO (CH),
20.11.2015 -
“Sul Parco della Costa teatina attendiamo
solo la predisposizione del decreto e la
relativa firma. La perimetrazione è già stata
fatta, non intendiamo rimetterla in discussione
e non condividiamo le azioni in tal senso che
taluni stanno portando avanti con il Ministero”.
Così il segretario regionale di Sel, Tommaso di
Febo, questa mattina ha ribadito in un incontro
con la stampa la necessità di non perdere tempo
e di portare a conclusione il lavoro fatto dal
Commissario De Dominicis.
Posizione ribadita anche dall’onorevole Gianni
Melilla, che nei giorni scorsi ha presentato
un’interrogazione parlamentare, sottolineando
come la posizione del Presidente del Consiglio
Renzi configuri un abuso d’ufficio. “Renzi
deve firmare il decreto, non farlo significa
incorrere in un reato. Altrimenti ci spieghi le
motivazioni di questa inadempienza”.
Melilla ha sottolineato che la difesa della
costa rappresenta una priorità regionale, sulla
quale Sel ha intrapreso una battaglia rigorosa e
intransigente. “Non è
solo un fatto politico, ma morale. Dobbiamo
consegnare ai nostri figli il tratto più bello
della costa adriatica così come lo abbiamo
ricevuto”.
Il sottosegretario alla Giunta regionale, Mario
Mazzocca, da parte sua osserva che “se si
fosse proceduto per tempo all’istituzione del
parco della costa teatina oggi non saremmo di
fronte al problema di Ombrina. In troppi tentano
di spostare la discussione sulla perimetrazione
con fini strumentali, nascondendosi dietro
demagogiche argomentazioni e articolate
dietrologie, evidenziando disonestà
intellettuale”.
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche i
rappresentanti istituzionali di Vasto Paola
Cianci e Marco Marra, che ha annunciato la
prossima presentazione di un’interrogazione al
sindaco Lapenna per chiedere il perché della
riapertura dei discorsi sulla perimetrazione:
“Siamo disposti al dialogo senza che questo
comporti uno slittamento dei tempi nella
realizzazione del parco”. |