PESCARA,
25.5.2015 -
Un sostegno di 600 euro mensili per disoccupati,
inoccupati e precari. È questa la proposta di
SEL ABRUZZO, attraverso l'introduzione del
reddito minimo garantito, per garantire un
sostegno ai disoccupati, agli inoccupati e ai
lavoratori precari.
La crisi economica che sta drammaticamente
interessando il nostro paese ha pesanti
ripercussioni soprattutto sulle giovani
generazioni costrette alla precarietà e
all’assenza di prospettive professionali certe e
garantite. A rendere ancor più preoccupante lo
scenario socio economico sta anche il fatto che
in Italia, a differenza di quanto accade in
molti paesi europei, non esiste alcuna politica
che permetta ai giovani, alla fine del loro
percorso di studi, di acquisire una condizione
di autonomia dalla propria famiglia di origine e
di affrontare liberamente la ricerca di un
lavoro, che sia espressione delle proprie
competenze. Inoltre il sistema degli
ammortizzatori sociali in Italia esclude circa
il 50% dei disoccupati che non hanno alcuna
copertura economica, a fronte di una media
europea che si attesta intorno al 20-30%.
L’istituzione del reddito sociale vuole essere
una misura concreta per aiutare i giovani e
allontanare i rischi sempre più forti
dell’esclusione sociale legata alla precarietà
lavorativa. La presente legge intende offrire
una misura di sostegno alla moltitudine di
giovani inoccupati, disoccupati nonché ai
lavoratori precariamente occupati. Il reddito
minimo garantito potrà inoltre coprire i periodi
di inattività forzata e consentire a chi cerca
un’occupazione di non essere costretto ad
accettare qualsiasi soluzione contrattuale
subendo il ricatto per mancanza di reddito.
Sono intervenuti: Tommaso Di Febo (Coordinatore
Regionale SEL Abruzzo), Mario Mazzocca
(Assessore Ambiente e Capogruppo Regionale SEL),
Franco Caramanico (Dirigente SEL Abruzzo) e
Gianni Melilla (Deputato SEL). |